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Bollette più alte? Mangiare fuori costerà di più: rischio salasso al bar e ristorante

Damiana Verucci
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Aumentano le bollette di luce e gas? E allora aumenteranno i prezzi dei listini di bar e ristoranti. Non è una minaccia, assicurano gli esercenti, ma il giusto modo per sopravvivere ad una situazione di crisi pandemica che non ha precedenti per il comparto. Fiepet Confesercenti stima un aumento finale al consumo di circa il 5% se il Governo non venisse in aiuto della categoria così come le associazioni a grande richiesta fanno presente. Perché all'orizzonte, con il finire della cassa integrazione per i dipendenti, si intravedono anche costi maggiori per il personale.

E' più che probabile, allora, che a farne le spese come spesso accade saranno i consumatori. Evitare tutto questo? Si può, secondo Paolo Bianchini del Movimento MIO, che ha scritto una lettera al ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolan. Lettera, spiega Bianchini, “con la quale a seguito degli aumenti dell'energia elettrica e del gas, chiediamo l'abbassamento dell'aliquota Iva, dal 10 al 5 per cento, per le attività di ristorazione. La riduzione, scongiurerebbe l'aumento certo dei prezzi al consumo”.

Si parla di aumento certo, dunque, anche considerando l'aumento dell'inflazione che ha alzato quasi dall'oggi al domani i prezzi dei beni alimentari e primari. Fatto anche questo, che unito all'incremento della bolletta, fa schizzare i prezzi dei listini di bar, ristoranti e attività simili. 

Il Centro studi di Mio Italia, per mezzo di un sondaggio effettuato su migliaia di associati, ha analizzato l'incidenza percentuale media delle forniture di gas ed energia elettrica sul fatturato dei piccoli imprenditori del comparto. Ebbene, le bollette di gas e luce gravano per il 9% sul bar e per il 4,5% sui ristoranti. Considerando gli aumenti previsti, sempre secondo il Movimento, queste percentuali si alzeranno dal 9 al 12% per i bar e dal 4,5 al 6% per i ristoranti. Cifre di sicuro importanti. Da qui la prevedibilità dell'innalzamento generale dei prezzi al pubblico nella misura che è già stata detta. 

“L'ultima cosa che vorremmo è alzare i prezzi al consumo – spiega Claudio Pica, presidente Fiepet Confesercenti – ma se il Governo non ci ascolta dovremmo farlo. A livello nazionale abbiamo avanzato proposte perché l'opportunità di non farci arrivare le bollette rincarate c'è, eccome. Rinnoviamo la richiesta per scongiurare questi aumenti”. Ma in molti quartieri, ad esempio, già dopo la ripresa post pandemica il caffè è passato a 1 euro e 10 anche se si trova ancora in qualche caso a 90 centesimi. 

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