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Giallo dell'Infernetto, si va verso la riapertura indagini

La madre di Federico Tedeschi, trovato morto in casa, ricevuta dal procuratore capo Michele Prestipino

Susanna Novelli
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Si potrebbe riaprire a breve il caso della morte di Federico Tedeschi, il 19enne trovato senza vita nella sua stanza da letto il 26 novembre del 2017. Dopo una lettera accorata scritta dalla mamma di Federico, l'avvocato Emanuela Novelli, al procuratore capo Michele Prestipino, quest'ultimo l'ha voluta ricevere, stamane. La famiglia di Federico non ha mai creduto alle conclusioni del medico legale, il dottor Sacchetti, nominato dall'allora pm Felici, secondo le quali il ragazzo sarebbe morto per "cause naturali". Il volto insanguinato, un dente spezzato, schizzi di sangue nella stanza e diversi oggetti non più rinvenuti. Oltre a quella porta finestra trovata aperta. Tanti, troppi i dubbi, e gli indizi, che raccontavano un'altra verità. Vana l'opposizione alla richiesta di archiviazione, la famiglia non si è arresa, chiamando consulenti e periti di chiara fama internazionale. Tutti sono arrivati ad un un'unica conclusione: Federico è morto per asfissia. E' stato ucciso. Da qui le indagini della famiglia su cellulare e computer. Il caso approda a Le Iene che dedicano al giallo dell'Infernetto diverse puntate e facendo luce su aspetti inquietanti che avvalorano la tesi dell'omicidio. Tra questi la frequentazione con falso profilo da parte di Federico di chat sadomaso. Tabulati, chat, foto, perizie si trasformano in una denuncia per omicidio volontario contro ignoti che i genitori del ragazzo consegnano ai carabinieri di Via In Selci il 12 giugno scorso. Due giorni fa la lettera della mamma al procuratore capo che ha rassicurato di voler "attenzionare personalmente il caso". Una battaglia, quella della famiglia di Federico, che potrà forse ora sperare di avere finalmente giustizia.

 

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