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Costantino Bianchi, chi era il commercialista ucciso nel bar a Centocelle

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"Colpito più volte alla testa con un mattarello". È quanto emerge sulla morte del commercialista Costantino Bianchi in base alle prime risultanze degli accertamenti fatti sul posto dai poliziotti della Scientifica impegnati nei rilievi insieme agli agenti del commissariato Prenestino e della Squadra Mobile. Il commercialista 55enne è stato trovato senza vita nel bagno di un bar al 24 di via delle Ninfee, a Centocelle. "Le versioni del gestore del bar, della moglie e del fratello, sono al vaglio del pm che li sta interrogando - scrive Patrizia Ricci sul sito 7Colli.it -  Sarebbe stato colpito con un oggetto contundente, forse afferrato in un momento di ira dall’aggressore, Costantino Bianchi, il 55enne commercialista trovato senza vita nel bagno di un bar a Centocelle nella tarda serata di ieri. Accertamenti sono in corso al momento da parte dei poliziotti del commissariato Prenestino sul compagno 36enne della titolare del locale e sul fratello del principale indiziato".

Costantino Bianchi, nato nel 1965, lavorava in uno studio di consulenza fiscale e del lavoro con il fratello, in piazza dei Gerani. Bianchi aveva anche un importante incarico nazionale, come vicepresidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, presieduto da Riccardo Alemanno. Nel 2015, era intervenuto anche in audizione in Senato, sul rapporto tra contribuenti e fisco. 

“Abbiamo incontrato Vincenzo e la moglie Veronica domenica in chiesa, per le Palme – dicono all’Adnkronos due residenti – Persone a modo, sempre sorridenti. Hanno preso in gestione questo bar e con grande impegno lo hanno portato a brillare. Poi i sacrifici, le chiusure e le riaperture a singhiozzo. Chissà, l’esasperazione”. “La vittima non era il loro commercialista però – dice il negoziante accanto – Abbiamo lo stesso ma non è quello. Poi non so se magari gli avessero chiesto una consulenza o altro. Mi sembra incredibile”.

 

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