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Da oggi tutti a casa, torniamo in zona rossa

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Elena Ricci
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A distanza di un anno esatto, la Capitale si sveglia in zona rossa e in lockdown, con una serrata di rigidi controlli da parte delle forze dell’ordine chiamate a garantire il rispetto delle norme anti-covid. Gli esercenti sono nuovamente chiamati ad abbassare la saracinesca delle loro attività e così, sulla città che ha vissuto in fermento le ultime ore di «libertà» con passeggiate sul litorale e l’ultimo aperitivo all’aperto, cala nuovamente il silenzio e arrivano i divieti, insieme all’autocertificazione obbligatoria per gli spostamenti.

 

 

Dopo il tavolo tecnico tenutosi sabato in Questura, in vista dell’ingresso del Lazio in area rossa, è giunta puntuale l’ordinanza del questore Esposito che, pur mantenendo lo stesso numero di operatori su strada, ha disposto controlli interforze intensificati sul territorio. Circa 300 uomini tra poliziotti, carabinieri e finanzieri, ogni sei ore, vigileranno per le strade della città espletando, oltre al normale servizio di controllo del territorio e repressione dei reati in genere, anche un servizio di ordine pubblico mirato a garantire il rispetto delle norme anti-covid.

I tre quadranti della città vedranno all’opera 100 pattuglie tra volanti e autoradio della polizia e 40 gazzelle dei carabinieri per ogni turno. Parliamo all’incirca di 200 poliziotti e 80 carabinieri, per ognuno dei quattro turni che ruotano nell’arco delle 24 ore. In ausilio a personale della Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, anche la Polizia Locale che sarà impiegata in servizi di vigilanza stradale.
Previsti maggiori controlli su strade principali e secondarie, volti all’accertamento di giustificati motivi in relazione agli spostamenti che, lo ricordiamo, sono vietati anche all’interno dello stesso comune se non per comprovate esigenze di natura lavorativa, sanitaria, necessità o rientro presso il proprio domicilio.

 

 

Lungo le principali arterie stradali e autostradali, invece, la limitazione della mobilità sarà oggetto di accertamento da parte della Polstrada; vigilanza anche nelle stazioni da parte della Polfer in collaborazione con il personale delle Ferrovie dello Stato, con monitoraggio delle partenze e dei passeggeri a bordo sia sui mezzi regionali che su quelli ad alta velocità. Serrati controlli anche negli aeroporti da parte della polizia di frontiera con turni alternati nelle 24 ore. In loro ausilio vi saranno il nucleo cinofili, personale del reparto artificieri, tiratori scelti e uomini dell’unità operativa di pronto intervento. Le limitazioni riguardano buona parte delle regioni, tra le quali anche il Lazio, che da ultimi dati relativi ai contagi e ricoveri in terapia intensiva, presentano una situazione definita ad alto rischio.

Nelle giornate di Pasqua e pasquetta, il lockdown invece sarà totale in tutto lo stivale. In queste due settimane ristoranti e bar resteranno chiusi, sarà loro concesso l’asporto rispettivamente fino alle 22.00 e fino alle 18.00 e consegna a domicilio senza limite di orario; niente servizi alla persona (parrucchieri, barbieri ed estetiste); chiusura di centri commerciali e negozi che vendono articoli al dettaglio. Restano aperti solo negozi che vendono generi alimentari, articoli per animali, farmacie e parafarmacie, lavanderie, edicole e tabacchi. Vietati tutti gli spostamenti, anche all’interno del proprio comune, se non per comprovate esigenze di natura sanitaria o lavorativa, previa autocertificazione. Sospese tutte le competizioni sportive, palestre e piscine resteranno chiuse, mentre è consentita attività sportiva individuale all’aperto. Sarà consentito portare il cane fuori per i bisogni, nel raggio di 200 metri dalla propria abitazione, mentre l’accesso ai mercati, nei quali si potrà effettuare la vendita solo di generi alimentari, sarà consentito ad una persona per nucleo famigliare. Chiusi anche musei e teatri. Per quanto riguarda le scuole di ogni ordine e grado, sospese tutte le attività in presenza con ricorso alla didattica a distanza. 

 

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