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Aggressione al cameraman Rai, arrestati altri tre ultras della Lazio

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Altri tre ultras della Lazio sono stati arrestati. Sale a 5 quindi il numero delle persone accusate di aver aggredito un cameraman della Rai lo scorso 20 dicembre. I tre tifosi sono Simone Dominici, Claudio Corbolotti e Riccardo Rinaldi. Quest’ultimo, noto come “Il Gigante”. Per l’aggressione al carabiniere avvenuta tra le strade di Trastevere, dopo la partita Lazio-Eintracht. Dopo il suo arresto in Corso Francia venne appeso anche uno striscione di solidarietà: “Siamo giganti rispetto a voi”. Anche Corbollotti è un volto noto. Secondo gli inquirenti sarebbe il regista di quel blitz di pochi minuti, avvenuto alla vigilia del 25 aprile 2019, in piazzale Loreto. Un gruppo di una settantina di neofascisti aveva srotolato uno striscione nella centralissima corso Buenos Aires all'ora di pranzo con su scritto "Onore a Benito Mussolini". Diversi i fatti accaduti a Ponte Milvio lo scorso 20 dicembre. La vittima stava lavorando a un servizio sugli assembramenti natalizi a Ponte Milvio, quando diversi ragazzi lo hanno massacrato distruggendo anche la telecamera. Un trauma cranico, una lesione al torace e 15 giorni di prognosi ricorderanno al ragazzo per molto tempo l’accaduto. Alle 16,15 il cameraman e la giornalista stavano riprendendo alcuni giovani che si assembravano a Ponte Milvio, senza mascherine, quando uno di questi si è avvicinato al cameraman “chiedendo cosa stesse riprendendo e, mentre questo gli spiegava che non aveva ripreso nessuno in volto, lo colpiva violentemente con un pugno alla mascella sinistra”, si legge negli atti. Il ragazzo ha provato a difendersi ,“ma veniva accerchiato e colpito da altre 3 -4 persone che lo colpivano con calci, pugni e schiaffi”, scrivono gli inquirenti. L’aggressione è continuata anche dopo, quando le vittime hanno cercato di allontanarsi raggiungendo lo scooter parcheggiato in via Flaminia, poco distante da Ponte Milvio. Altre sette persone si sono scagliate contro il cameramen riducendo in pezzi la telecamera,  “continuando a colpire la vittima anche dopo che questo era caduto a terra, fino a quando intervenivano urlando alcune persone che sostavano davanti al ristorante, quindi gli aggressori fuggivano verso Ponte Milvio dileguandosi”. I carabinieri però, dopo neanche un mese hanno rintracciato i primi due aggressori, anche grazie all’aiuto della Digos. Si tratta di Franco Costantino, ultras della curva Nord, molto vicino a Fabrizio “Diabolik” Piscitelli, il leader degli Irriducibili della Lazio ucciso in un agguato il 7 agosto del 2019 al Parco degli Acquedotti. E poi c’è Ruggero Andrea Isca, altro volto noto della tifoseria laziale. Entrambi sono ai domiciliari, accusati di lesioni aggravate e di interruzione di pubblico servizio. E adesso anche altre 3 persone sono state arrestate. Secondo il pubblico ministero Erminio Amelio si tratta di “personalità particolarmente inclini al delitto, avvezzi ad imporsi con prepotenza sulle persone”. Del resto non è la prima volta che i due si trovano faccia a faccia con la giustizia, e sempre per fatti violenti. (Andrea Ossino)

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