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Roma in rivolta sui doppi turni a scuola. E manca il personale per realizzarli

Presidi e genitori contrari alla proposta di Conte di spalmare l'orario sull'intera giornata

Valentina Conti
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I contagi che aumentano, le nuove prescrizioni dell’ultimo Dpcm che arrovellano, la didattica digitale che prima i presidi volevano continuare pure in vacanza e ora allontanano come soluzione fattiva inseguendo il diktat della ministra Azzolina sulla scuola in presenza, le carenze che non scompaiono su più fronti. Il caos scuola è oltremodo servito, e negli istituti capitolini il dibattito alle superiori sui doppi orari con ipotesi di lezioni anche il pomeriggio – come contemplano le nuove indicazioni anti-contagio annunciate dal premier Conte - divide (e infiamma) gli animi.

«Si può prevedere una nuova organizzazione, ma le lezioni al pomeriggio sono un'ipotesi fantasiosa per le superiori», afferma Tiziana Sallusti alla guida del Liceo Mamiani di Prati. «Impossibile allungare l'orario scolastico con lo stesso personale Ata, che ha già diverse incombenze per la situazione da fronteggiare», afferma Luca Mezzaroma, docente del Kennedy. Parecchie scuole si dicono preoccupate per l’estensione dell’orario scolastico con ancora, per l’appunto, il personale carente. Timori espressi pure da tante mamme e papà, lavoratori part-time, sui blog e gruppi social dedicati. «Difficile conciliare i nuovi orari possibili, per di più siamo in emergenza sanitaria. Inoltre, con la scuola al pomeriggio non basterebbe il tempo a disposizione ai ragazzi per lo studio, i nostri figli – ricordiamocelo - hanno perso già quasi un anno», scrivono, mentre si attendono dal Ministero dell’Istruzione le specifiche in materia rivolte a istituti e famiglie. Una sfida nella sfida, insomma. 

Del resto, in altri contesti scolastici, come alla secondaria di primo grado, si sta gestendo diversificando. «Abbiamo già tempi e orari settimanali a 40 ore, ossia tempo pieno, ma abbiamo optato per la riduzione dell’unità oraria a 50 minuti, con recupero del tempo decurtato tramite interventi mirati in DaD per la scuola secondaria. Il collegio docenti ha approvato. Per fine settimana è prevista la ratifica del consiglio di istituto, sarebbe una buona soluzione», spiega Annalisa Laudando, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Via Poseidone a Torre Angela. «Le lezioni al pomeriggio? Occorrerà più personale scolastico, una sorta di task force contro i contagi in salita. Dopodiché concordo che con gli allievi più grandi sia possibile adottare forme più flessibili per tenere testa a questo momento così delicato», chiosa Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi. «E poi – rimarca - vanno garantite le corse dei bus».

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