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Buzzi e Carminati fianco a fianco in aula al processo d'appello bis

Andrea Ossino
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Massimo Carminati a destra. Salvatore Buzzi a sinistra. Dopo circa sei anni i due imputati eccellenti del processo un tempo conosciuto come Mafia Capitale si ritrovano nuovamente insieme. L’occasione è data dalla prima udienza del processo in cui la Corte d’appello di Roma, come richiesto dalla Cassazione, è chiamata a rideterminare gli anni che 20 imputati dovranno trascorrere in carcere.

 

Gli ermellini nell’ottobre 2019 hanno stracciato l’accusa di mafia. E così le pene nei confronti dei protagonisti del Mondo di Mezzo devono essere rideterminate, ovviamente al ribasso. Per questo motivo Buzzi e Carminati hanno già salutato i compagni di cella e ora hanno l'obbligo di restare nei rispettivi comuni di residenza: Buzzi a Roma e Carminati a Sacrofano. E a breve capiranno quando terminerà la loro pena. Oggi i due, accusati di aver "capitanato" due associazioni a delinquere semplici che hanno condizionato la vita economica e politica della Capitale, si sono rincontrati in aula. E hanno ascoltato il rito della costituzione delle parti in attesa che il processo entri nel vivo già dalla prossima udienza: è stata fissata per il prossimo 3 novembre.

 

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