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Lo stabilimento di Aprilia continua a bruciare. Rivolta dei Comuni del Litorale

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Aria irrespirabile da Pomezia a Nettuno

Massimiliano Gobbi
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Ancora fiamme ad Aprilia allo stabilimento per il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi della Loas Italia. Durante le operazioni di bonifica e messa in sicurezza, che durano da domenica sera, si è alimentato un nuovo rogo che sta nuovamente spaventando la città e i comuni del litorale romano.

«Stanno spegnengo le fiamme con l'elicottero drago 50 dei vigili del fuoco - dichiarano dalla protezione civile Alfa di Aprilia - dopo che è stata montata la vasca per il rifornimento idrico dell'elicottero, la depressione che crea il mezzo di succorso ha di fatto alimentato in parte l'incendio, oltre al materiale mosso con la ruspa. Tale vasca montabile, si mette anche per gli incendi boschivi, è in pvc, si monta, si riempe, con l'elicottero che si rifornisce direttamente sul posto  senza andare in nessun lago o fiume».

Intanto è scattato l'allarme totale anche sul litorale romano, dove da giorni, si respira aria irrespirabile su  tutta la costa  sud di Roma, in  particolare nei comuni di Ardea, Pomezia, Anzio e Nettuno.

Nella giornata, infatti tutti i sindaci del litorale sono intervenuti. «Anche questa mattina siamo stati costretti a respirare l'aria contaminata che proviene dell'impianto di smaltimento e recupero rifiuti di Aprilia, andato a fuoco lo scorso 9 agosto - ha dichiarato il sindaco di Anzio, Candido De Angelis - Lo Stato, la Regione, le ASL e tutte le varie Istituzioni, giustamente, stanno tenendo alta l'attenzione sul coronavirus ma, da giorni, c'è la presenza di diossina nell'aria, con possibili ricadute sulla salute pubblica. Come Comune, a tutela della salute pubblica, ci riserviamo la costituzione di parte civile nel procedimento penale, che andrà ad instaurarsi in ragione dei gravi fatti accaduti a pochi chilometri da Anzio».

«I cittadini sono giustamente allarmati dagli effetti dell’incendio che ha visto bruciare tonnellate di rifiuti tossici e pericolosi nella discarica gestita dalla LOAS - ha commentato il sindaco di Ardea, Mario Savarese - Il ricordo della Eco-X non è ancora spento e quell’incubo si ripresenta oggi, forse ancor più drammatico. In attesa dei dati definitiva dell'Arpa, denunciamo quest’ennesimo  evento drammatico connesso a una gestione dei rifiuti dalle tinte fosche sull'organizzazione delle misure di prevenzione. Chiedo ufficialmente al Comune di Aprilia se in quest’ultimo anno, visti i tanti e pericolosi incendi registrati, abbia operato interventi; se siano stati fatti controlli e con quali risultati. Il pericolo potenziale è evidente, la preoccupazione dei cittadini è concreta, pertanto invito le autorità competenti a intervenire urgentemente».

Sulla preoccupante vicenda i comandanti della polizia locale del comune di Ardea e Anzio, guidati rispettivamente da Sergio Ierace e Antonio Arancio, hanno scritto una nota all'Arpa Lazio ed all'Asl, chiedendo di accertare i rischi per i cittadini dei due comuni costieri, specificando le precauzioni da prendere per i territori. Intando da Ardea, fanno sapere, di aver attivato la protezione civile Airone per l'assistenza alla popolazione e monitoraggio del territorio.  

«Siamo in contatto costante con gli enti preposti per avere un quadro sempre aggiornato di quanto accaduto - aggiunge il sindaco Adriano Zuccalà di Pomezia - Arpa Lazio sta continuando a monitorare la qualità dell'aria. Continueremo a tenere alta l'attenzione e a controllare l'evolversi della situazione».

«Stiamo vigilando e continueremo a vigilare sulla situazione - conclude il sindaco di Nettuno Alessandro Coppola - La nostra attenzione è massima e gli uffici comunali preposti sono in continuo contatto con l’autorità sanitaria e con l’Arpa Lazio che sta effettuando proprio in queste ore le analisi sul terzo campione di cui comunicheremo i risultati non appena disponibili. Invito tutta la cittadinanza in via precauzionale, visto che al momento non sono giunti dati che accertano un livello di pericolosità nella zona di Nettuno, ad effettuare un accurato lavaggio di frutta e verdura prima di consumarla e di effettuare con acqua il lavaggio delle superfici esterne dove si possa verificare un accumulo di polvere e di provvedere alla pulizia o alla sostituzione dei filtri e condotte degli impianti di condizionamento dell’aria, così come indicato dalla ASL Rm 6 nelle note intercorse con i nostri uffici comunali che si stanno interessando della vicenda. Il Comune di Nettuno, qualora venisse accertata una situazione di pericolo per la cittadinanza, è pronta a prendere tutte le misure necessarie e a difendersi in ogni sede per tutelare la sua comunità».

Duri attacchi alle istituzioni anche dai partiti politici e dal mondo delle associazioni ambientaliste. Fratelli d'Italia presenterà un'interrogazione al ministro dell'ambiente Sergio Costa. «Un incendio di proporzioni spaventose, coinvolgerò il ministro dell'Ambiente al quale presenterò un'interrogazione urgente - dichiara il Senatore Nicola Calandrini - Gli abitanti di Aprilia e delle città limitrofe hanno diritto di sapere la verità, e se l'aria che stanno respirando è nociva. Le parole rassicuranti del sindaco Terra non bastano. I primi dati di Arpa sono decisamente preoccupanti, con il valore della diossina persino più alto rispetto ai parametri rilevati quando divampò l'incendio che devastò l'EcoX di Pomezia».

«Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e gli assessori alla Sanità, all'Agricoltura e ai Rifiuti, Alessio D'Amato, Enrica Onorati e Massimiliano Valeriani, hanno qualcosa da dire? - aggiunge  il capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Lazio, Orlando Angelo Tripodi -  È mai possibile che cali il silenzio da un'istituzione ogniqualvolta ci sia un serio problema? Grida vendetta l'emendamento 'Salva Aprilia', bocciato dal Pd nel piano rifiuti regionale, per escludere nuove discariche e nuovi impianti nel territorio, scongiurando l'ampliamento dei siti presenti».

«Vi è necessità di trovare immediate ed adeguate soluzioni -  conclude Piergiorgio Benvenuti, Presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale e responsabile per le politiche ambientali di Forza Italia della Capitale -   per arginare l’emergenza che sta interessando decine di migliaia di cittadini, fortemente inquinando un vasto territorio a sud della Capitale, che interessa  Comuni a vocazione agricola,  ma altresì turistica. Dopo gli allarmanti dati che ha già fornito l’Arpa sull’inquinamento ambientale prodotto dall’incendio, ci attendiamo risposte immediate e certe dalla Regione Lazio, della Città  Metropolitana di Roma Capitale, come dai singoli Comuni interessati - conclude Benvenuti - per scongiurare  un maggiore inquinamento ambientale del territorio  e conseguenze alla salute dei cittadini».

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