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Rom, il fallimento del modello dem. Lollobrigida (FdI): dietro i campi la criminalità organizzata

Francesco Lollobrigida
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Gentile Direttore,
il prossimo 11 agosto, finalmente, inizieranno le operazioni di sgombero e bonifica della baraccopoli sorta nei primi anni Novanta a Roma, in via del Foro Italico a ridosso del quartiere Parioli. Un provvedimento atteso da tempo per il quale Giorgia Meloni si è fortemente battuta, e reso possibile proprio grazie alla denuncia di Fratelli d’Italia presso tutte le autorità competenti, che ha costretto l’Amministrazione capitolina - troppo spesso impegnata a voltarsi dall’altra parte per manifesta incapacità - ad affrontare il problema con decisione. Un risultato ottenuto anche grazie a un prezioso lavoro d’indagine sulla drammaticità della situazione afferente il quadrante dove nasce e si sviluppa il campo rom, coordinato dalla nostra Roberta Angelilli, membro dell’esecutivo nazionale di FdI, e dal consigliere comunale capitolino Rachele Mussolini.

Il dossier evidenzia un concentrato di criminalità, degrado e violenze di ogni sorta che per decenni si è impadronito dell’area, divenuta una zona franca della città nella quale sono state documentate attività illecite di sversamento e smaltimento di rifiuti, roghi tossici, reperimento e spaccio di qualunque tipo di droghe e sostanze stupefacenti.

Fattispecie, queste, che evidenziano il superamento – e quindi il fallimento – della vecchia concezione della sinistra secondo la quale simili insediamenti avrebbero potuto rappresentare un esempio, un modello di integrazione rispetto al tessuto sociale locale che li ospitava.
Come sempre accade, una impietosa realtà dei fatti si è incaricata di sconfessare questo madornale errore di valutazione. Dietro questa fallimentare concezione dei campi rom, oggi, c’è la lunga mano della criminalità organizzata che utilizza questi agglomerati di disagio, povertà ed emarginazione come veri e propri centri nevralgici tramite cui fare affari e reperire ‘manodopera’ a basso costo. Un supermercato del malaffare nei confronti del quale è doveroso intervenire immediatamente, senza lesinare forze, determinazione e mezzi.

Le operazioni di sgombero, che inizieranno tra pochi giorni, rappresentano una speranza di rinascita attraverso la riqualificazione di un’area che attendeva da tempo un segnale in questa direzione, e la riconsegna alla cittadinanza di un pezzo di territorio troppo a lungo sottratto alla propria comunità.

Una soluzione che oltre a ripristinare decoro e legalità, permetterà anche a tutti coloro che ne hanno diritto di fruire dell’assistenza alloggiativa, liberandosi definitivamente dal ricatto e dalle violenze della criminalità che gestiva tanto il campo rom di via del Foro Italico quanto quello di Castel Romano.

Il successo di questa attività di indagine, che porterà a chiudere i due campi rom in pochi mesi, si deve alla serietà e all’impegno con cui è stata condotta da parte di un’opposizione attenta e tenace, capace di rendere impossibile alle istituzioni la conservazione di un drammatico status quo. Fratelli d’Italia continuerà la battaglia per il superamento di tutti i campi rom presenti nella Capitale, affinché vengano definitivamente chiuse tutte quelle strutture ghettizzanti che hanno prodotto solo emarginazione, illegalità e violenze. Anche per questo torniamo a chiedere che vengano auditi al più presto in commissione Ecomafie il sindaco Virginia Raggi e il presidente Zingaretti affinché possano riferire sulla gravissima situazione ambientale e sugli episodi di criminalità che si sono verificati all’interno di quelle realtà.
*Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati

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