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Massaggi con happy ending al Tuscolano, nei guai una cinese

Mary Tagliazucchi
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Nonostante i ripetuti sequestri e controlli, i massaggi orientali con l’happy ending sono un business irrinunciabile per le mamasan orientali della Capitale. Continua senza sosta l'attività di contrasto allo sfruttamento della prostituzione, condotta dalla Polizia Locale di Roma Capitale, negli ormai noti centri massaggi orientali.

Questa mattina i caschi bianchi della Sicurezza Pubblica Emergenziale, alle dirette dipendenze del Comandante Stefano Napoli, hanno dato esecuzione ad una misura di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di una donna: Z. X. 46enne di nazionalità cinese. 

Le indagini, concluse a seguito di una lunga attività fatta di appostamenti ed intercettazioni anche ambientali é accusata in particolare dello sfruttamento di due ragazze, sue connazionali, "importate" dalla Repubblica Popolare Cinese con la promessa di un lavoro ed avviate al meretricio in cambio di un compenso, spesso appena sufficiente a coprire le spese della sopravvivenza in Italia. Il locale, in Via Marco Celio Rufo 57 era stato già in precedenza oggetto di verifiche da parte degli agenti, per episodi legati sempre al mondo della prostituzione orientale.

Ma il business dei massaggi ‘orientali’ nella Capitale non è certo una novità. Basta andare anche sul sito di Bakeca.it per trovare molteplici massaggi di avvenenti ragazze disposte ad offrire i loro ‘servizi’ anche privatamente nelle loro abitazioni. 
 

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