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Aggressione davanti al deposito Atac, il video choc dell'accoltellamento tra nomadi

Una donna bosniaca è stata aggredita vicino alla rimessa Atac di via Candoni alla Magliana. E' successo ieri notte, intorno alle 21.30,  proprio dove ieri sera c'è stato il sopralluogo del leader della Lega, Matteo Salvini. La donna, sarebbe stata avvicinata per rapina per poi essere stata accoltellata alla gola ferendole parzialmente la trachea. Fortunatamente non è in pericolo di vita. E' stata trasportata all’Ospedale San Camillo per le cure del caso. Sul posto sono intervenute anche le volanti della Polizia. Indagini  in corso per identificare l’autore dell’aggressione. Recentemente il campo nomadi è  salito agli onori della cronaca per risse, ferimenti, faide e soprattutto, negli ultimi tempi, per gli atti di violenza e danneggiamenti contro i mezzi del servizio pubblico cittadino parcheggiati nella vicinissima rimessa Atac. “Sono eventi come questi  - dice Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio - che certificano la situazione di pericolo che ormai si è andata a creare con il passare degli anni all’interno del campo rom. Una situazione di allarme che abbiamo potuto vedere con i nostri occhi già nella giornata di ieri insieme a Matteo Salvini e che mette quotidianamente in pericolo anche gli stessi dipendenti della rimessa Atac di via Candoni che vorrebbero invece solamente lavorare in pace e senza correre rischi per la propria incolumità“. “Ennesimo atto criminoso dentro il campo nomadi di Candoni dove una persona sembrerebbe che sia rimasta gravemente ferita durante una lite furibonda - commentano Daniele Catalano , capogruppo Lega Municipio e Matteo Maione, coordinatore Lega XI  - proprio ieri con il senatore Salvini abbiamo fatto un sopralluogo all’interno delle rimessa Atac lì vicino per evidenziare le difficoltà patite dai dipendenti della municipalizzata nel lavorare a stretto contatto con il campo nomadi a due passi. Auspichiamo in un serio intervento delle istituzioni al fine di riportare sicurezza e legalità nella zona”. (Massimiliano Gobbi)

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