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"Sgombero di CasaPound a Roma". Raggi e Castelli esultano, ma è giallo

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Giallo sullo sgombero della sede di CasaPound a Roma. A leggere ciò che scrivono la sindaca Virginia Raggi e la viceministra dell'Economia Laura Castelli, entrambe esponenti del M5s, sembra cosa fatta. Invece, le cose non stanno così. Il gruppo di estrema destra sarebbe stato invitato a lasciare lo stabile in via Napoleone III, all'Esquilino, ma la questura non avrebbe ancora notificato nulla. In realtà, ad una piccola rappresentanza di CasaPound i poliziotti avrebbero detto che devono fare le valigie al più presto. La situazione, però, è ancora in stallo, probabilmente per cercare di risolvere la questione senza tensioni sociali e problemi di ordine pubblico

 La sindaca Raggi scrive su Twitter : "Finalmente qualcosa si muove su sgombero palazzo occupato abusivamente da 
Casapound in centro a Roma. Ripristiniamo la legalità".

 

 La sindaca grillina da tempo ha dichiarato guerra a CasaPound. Ad agosto scorso, infatti, fece rimuovere la scritta che si trovava sulla facciata dell'edificio. La viceministra Laura Castelli sembra ormai dare il problema per risolto: "Ho appena saputo - scrive su Twitter - che è stato ordinato lo sgombero da Via Napoleone III a Casapound. Ci lavoriamo da tanto, finalmente si ristabilisce la legalità".

 

Al momento, però, dalla Prefettura e dal Ministero dell'Economia non arrivano conferme ufficiali. E i militanti di estrema destra sono ancorà lì. Nell'edificio occupato di via Napoleone III.

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