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CasaPound vince la battaglia. Ora Facebook dovrà pagare i danni

Daniele Di Mario
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Il tribunale civile di Roma ha deciso: la pagina Facebook di CasaPound ha diritto di esistere. La corte ha accolto pienamente il ricorso presentato dal movimento di estrema destra contro il social network, che il 9 settembre aveva decretato il blocco dell'account per mancato rispetto della policy. Nella sentenza a firma della giudice Stefania Garrisi si chiede «l'immediata riattivazione». Non solo: i giudici hanno fissato una penale di 800 euro per ogni giorno di violazione dell'ordine impartito, successivo alla conoscenza legale dello stesso, condannando l'impresa statunitense alla rifusione delle spese di giudizio, liquidate in 15mila euro. Un portavoce Facebook fa sapere di essere «a conoscenza della decisione. La stiamo attentamente esaminando». Per il tribunale «è evidente il rilievo preminente assunto dal servizio di Facebook con riferimento all'attuazione di principi cardine essenziali dell'ordinamento come quello del pluralismo dei partiti politici, al punto che il soggetto che non è presente su Facebook è di fatto escluso (o fortemente limitato) dal dibattito politico italiano, come testimoniato dal fatto che la quasi totalità degli esponenti politici italiani quotidianamente affida alla propria pagina i messaggi politici e la diffusione delle idee del proprio movimento», si legge nella sentenza. Per la corte, il rapporto tra Facebook e l'utente che intenda registrarsi al servizio «non è assimilabile al rapporto tra due soggetti privati qualsiasi», viene sottolineato. Inoltre, il rispetto dei principi costituzionali e ordinamentali costituisce per Facebook «sia condizione sia limite» nel rapporto con gli utenti. I militanti della tartaruga frecciata plaudono al verdetto. «Oggi è una bella giornata, abbiamo vinto e portiamo a casa una sentenza importante che dimostra come il tribunale politico messo su contro di noi non avesse motivo di esistere», commenta il leader di CasaPound, Gianluca Iannone, che punta il dito contro «una chiusura pretestuosa nei confronti di un movimento che ha rappresentanti eletti nei consigli comunali. È una vittoria di tutto un mondo politico non allineato». Lo scorso autunno era stata oscurata anche la pagina di Forza Nuova. «È ora di riaprirla», dichiara il capo politico di Fn, Roberto Fiore. Proprio per discutere della sua riattivazione si terrà un'udienza il prossimo 14 gennaio.

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