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Ponte Sisto, ucciso sulla banchina del Tevere. Ferite su mani e volto

Maria Grazia Coletti
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Uomo aggredito e ucciso sulla pista ciclabile del Tevere,  nei pressi di ponte Sisto, a Lungotevere dei Tebaldi, preso a pugni, forse vittima di un litigio, e su mani e volto, quelle che erano sembrate in un primo momento ferite di arma da taglio, sarebbero invece morsi di un cane del presunto assassino. E rispunta a sorpresa il nome del clochard assolto per la morte dello studente americano 19enne annegato nel Tevere. G. M., 45 anni, il romano fermato per l'omicidio, per ora solo sospettato della morte del romeno di 38 anni, ritrovato cadavere sulla banchina del fiume (nella foto di Nicola Dalla Mura). Il suo corpo è stato avvistato dai passanti che hanno dato l'allarme. Sul posto sono accorsi gli agenti della polizia di Stato, stasera intorno alle ore 19, dove testimoni riferivano di aver visto una persona a terra dopo un litigio. Giunti sul posto hanno accertato che l'uomo era morto. Fermato dagli agenti del reparto Volanti il romano di 45 anni, che aveva un cane Labrador, e che potrebbe essere il presunto omicida. Sarebbe stato il suo cane a ferire al volto e alle mani il romeno poi morto, che, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe stato ucciso a mani nude, probabilmente durante una lite. Indaga la polizia. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia del Reparto tutela Tevere della polizia locale.

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