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La discarica ridiventa parco verde: altro che Comune, ci pensano i cittadini

L'area attorno a Via Silone si trasforma grazie alla gente del quartiere

Alessandro Austini
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Dovrebbe pensarci il Comune, lo fanno i cittadini. Al Laurentino 38 c'è una bella storia da raccontare. Che cancella, ma solo in parte, uno dei tanti esempi di degrado a cui ormai da romani ci siamo assuefatti e abituati. L'area verde attorno a Via Ignazio Silone, la strada dei "ponti" del Laurentino, era diventata una discarica a cielo aperto. Abbandonata da anni e anni, ci si trovava di tutto: calcinacci, tubi di ferro, pezzi di autovetture e una valanga di immondizia. Fino a quando un gruppetto di abitanti del quartiere, guidati dall'esemplare e volenteroso signor Nicola, sono intervenuti lì dove il Comune non è mai voluto arrivare. Nel corso degli anni hanno iniziato a ripulire l'area dai rifiuti, non senza difficoltà per smaltirli correttamente, poi piano piano a disboscare e riportare il terreno a verde. E la natura ha ripagato tanto impegno: nel tempo sono ricresciuti degli alberi e vegetazione varia, ad esempio una decina di cipressi. E adesso, ciò che prima era abbandonato, è diventata un'area molto ambita. Sì perché è proprio attorno a quel verde che la gente di quartiere sta passeggiando in questi giorni di quarantena, sfruttando una delle pochissime deroghe al lockdown totale imposto dal governo. E se quei cittadini possono godersi almeno un po' di natura, non è certo merito di chi amministra la città. 

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