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Parchi chiusi, ma la gente ci va lo stesso

Damiana Verucci
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Chiusi i parchi recintati, restano gli altri dove non è possibile impedire alla gente di entrare. I provvedimenti per frenare l'emergenza coronavirus riguardano da sabato mattina anche tutti i parchi e le ville recintate, quelle cioè che possono essere chiuse da cancelli. Così il Tempo percorre in lungo e in largo le aree verdi di questa città famosa per i suoi spazi pieni di alberi e di vegetazione: dal parco degli Acquedotti, alla Caffarella, da Villa Glori, a Pineta Sacchetti, fino a Centocelle, Villa Borghese, Villa De Sanctis, Villa Sciarra e Villa Torlonia.  Per approfondire leggi anche: Siamo in mano a Totò e Peppino Alcune sbarrate da cancelli sui quali sono ben visibili cartelli che ricordano la chiusura fino al 25 marzo, altre che non è possibile di fatto chiudere, come Villa Borghese, dove si assicurano presidi di vigili urbani che tuttavia, per aree tanto vaste, non riescono ad assicurare il rispetto delle regole. E' vero, ci vorrebbe buon senso in periodi di emergenza come questi, resta il fatto che tra chi fa jogging, chi porta a spasso il cane, chi in bicicletta i figli, alla fine nonostante la giornata uggiosa di ieri che certo non spingeva ad uscire volentieri, nei parchi un certo "fai da te" impera. Così ci si imbatte in coppie che... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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