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Il teatro dell'Opera "resiste" al coronavirus. Seppellito da Roberto Burioni e dal web

Davide Di Santo
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Il teatro dell'Opera di Roma non chiude per coronavirus. E proclama la "Resistenza". Ma il virologo Roberto Burioni parte all'assalto dell'istituzione lirica: "Possibile che nessuno si renda conto della gravità della situazione?", scrive su Twitter rilanciando il post con cui l'Opera di Roma annuncia che "non chiude. 'R/Esistere': tre concerti con Orchestra, Coro e Soli dal 13 al 15 marzo". Possibile che nessuno si renda conto della gravità della situazione? https://t.co/y88BQJaxS3— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) March 7, 2020 Non c'è solo Burioni a criticare il teatro. Sono tantissimi gli utenti che rispondono al tweet. "Irresponsabili", "Ma resistere a cosa? Al raziocinio?", "Le istituzioni come la vostra dovrebbero dare il buon esempio. Tantissimi teatri hanno chiuso. Fa male ma è necessario per evitare il peggio. Ripensateci", "Ma resistere a chi? È un virus non l'ISIS!", alcuni dei messaggi degli utenti.  L'Opera ha poi spiegato che "gli ingressi del pubblico saranno contingentati con assegnazione posti studiata per assicurare il rispetto della distanza di sicurezza all'interno dei luoghi di aggregazione, in attuazione delle disposizioni per contenere la diffusione della COVID-19 di cui al Dpcm del 4 marzo". "I posti a disposizione del pubblico saranno 439. Anche per gli artisti che si esibiranno sono state pensate delle postazioni speciali in linea con il Decreto governativo". Misure che non hanno convinto gli utenti che continuano a esprimere indignazione a suon di tweet.  "'La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c'è fuori' diceva Johann Sebastian Bach ed è proprio in questa frase che si condensa il nostro motto, mai così attuale: Roma Opera aperta. Un teatro che mantiene sempre costante la sua sfida di essere in sintonia con il tempo nel quale viviamo", si legge in una nota del Costanzi". Per la sindaca di Roma Virginia Raggi, presidente del Teatro, "il concerto si basa sul rigoroso rispetto di tutte le regole e prescrizioni previste in questa fase così complessa. L'iniziativa dimostra come in questi giorni sia comunque possibile svolgere attività ricreative e di svago, ma attenendosi ad alcune limitazioni essenziali. Dobbiamo infatti sempre ricordare che tutti i nostri gesti e comportamenti, anche i più semplici, producono effetti a più livelli su tutta la comunità. Seguire le regole significa quindi tutelare gli altri".

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