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Scoperto il trucco: l'Atac si fa lo sconto per tagliare le corse

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Fernando M. Magliaro
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Lo chiamano «budget aziendale» ed è la «previsione di servizio definita dall'Azienda». In maniera meno bizantina è lo sconto che Atac si fa (d'accordo con il Campiodoglio a 5Stelle) sui km che dovrebbe annualmente percorrere. Un bel modo per «tagliare» le corse perse: ad esempio, sui bus invece di perdere 16 corse su 100, Atac si fa lo sconto e la perdita è «solo» di 8 corse su 100. Un bel 2x1 stile supermercato, insomma. Il budget aziendale è una sorpresa ed è stato necessario un lungo contenzioso con Atac per avere copia dei dati. I rapporti fra Comune e Atac sono regolati dal Contratto di Servizio, quel documento, cioè, che, fra i vari articoli, indica anche quanti km ogni anno devono essere percorsi dal servizio di superficie - quindi bus, tram, filobus e autobus elettrici - e quanti dal servizio metropolitana, quindi dai treni delle linee A, B/B1 e C. Poi c'è un analogo contratto con la Regione Lazio per le tre ferrovie concesse, la Roma-Lido, la Roma-Viterbo e la Termini-Giardinetti. Da anni le cifre contenute nel contratto non vengono mai rispettate, quanto meno per i servizi di superficie. Per le metro siamo quasi pari e per le ferrovie concesse un po' più sotto il pareggio delle metro. Il mancato rispetto delle previsioni di servizio del Contratto dovrebbe anche determinare l'ammontare delle penali che annualmente il Comune e la Regione dovrebbero comminare ad Atac. In realtà, da quando c'è il Concordato, l'Azienda continua a dire che economicamente è tutto a posto e che il Concordato non è a rischio. Merito del «budget aziendale». Cioè dello sconto che Atac si fa. Prendendo ad esempio lo scorso anno, Atac da contratto avrebbe dovuto percorrere 101milioni di km annui in superficie; 8,6 per le metro e poco più 3,8 per le ferrovie concesse. Con lo «sconticino» questi numeri cambiano sensibilmente: invece di 101 milioni, la flotta Atac di superficie avrebbe dovuto percorrerne poco meno di 94 (sconto del 7,5%); le metro 8,5 milioni (sconto dell'1,7%) e le ferrovie concesse poco meno di 3,8 milioni (sconto dello 0,6%). A fine anno, il conto reale ha evidenziato l'ennesimo crollo sul servizio di superficie che si è fermato appena sopra gli 86 milioni di km ma se rapportato al chilometraggio previsto nel Contratto sarebbero quasi 16 corse su 100 perse, con lo sconto famiglia, la perdita si ferma a 8 corse su 100. Trucchetto due: sulle metropolitane. Il servizio reale è quasi pari alle previsioni del Contratto: 8 milioni 634mila km percorsi per le metro contro 8 milioni e 685mila da percorrere. Ma arriva lo sconto che abbassa le «pretese» a 8 milioni e mezzo. Risultato: le metro hanno fatto più delle previsioni. Magia: i vari parametri di moltiplicazione del servizio per calcolare il rispetto del concordato preventivo finiscono per essere rispettati. E poco importa che ci siano stazioni metro chiuse per mesi: l'importante sono i km che i treni percorrono. E non fa nulla se i bus non passano. L'importante, come dicono mai in forma ufficiale ma ufficiosa da Atac, è pagare i creditori. I passeggeri possono aspettare.

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