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Fiorella Mannoia in tribunale. Così si difende dalla stalker

Andrea Ossino
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“Mi aveva detto che stava male e ho pensato che accettare l'amicizia su Facebook l'avrebbe aiutata”. E' iniziato così l'incubo vissuto da Fiorella Mannoia. Una vicenda che la cantante, vittima di stalking, ha raccontato ieri in Tribunale rispondendo alle domande del Pm Lina Corbeddu.  Per approfondire leggi anche: La stalker voleva incendiarle casa Appostamenti, citofonate, lettere, sms e continue richieste. E alla fine una “visita” non gradita nel pianerottolo della casa romana della cantante, a Torpignattara. “Non volevo chiamare la polizia, ma sono stata costretta, ho avuto paura”, ha spiegato in aula la Mannoia. Durante il processo è stata ascoltata anche l'imputata, una trentunenne romana che sta affrontando un lungo percorso terapeutico: “Quando le altre fan si sono ingelosite perché ero salita sul palco a Trieste, lei si è allontanata ampliando la sindrome di abbandono che sto cercando di curare”, ha spiegato la ragazza.

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