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La Raggi torna sul luogo della bufala. Scintille con la Regione

Cassonetti dati alle fiamme in pieno giorno sulla Portuense

E intanto nella Capitale l'immondizia continua a bruciare

Davide Di Santo
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A Roma i cassonetti continuano a bruciare tra caldo, miasmi e una condizione igienica al limite della crisi. Ma il braccio di ferro tra Comune e Regione non si placa. Venerdì 5 luglio, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, aveva promesso di liberare la città dai rifiuti che invadono le strade in una settimana. Finora, gli impianti indicati per lo smaltimento non hanno preso in carico il servizio, ma la Regione assicura che tutti hanno dato disponibilità a ricevere i rifiuti della Capitale e che da lunedì 8 luglio potranno coprire l'intero fabbisogno di Roma, pari a circa duemila tonnellate di rifiuti a settimana. «Uno sforzo immenso», sostiene la Pisana, ringraziando i territori che «ancora una volta» si sono prestati ad aiutare la capitale. Nel pomeriggio dell'8 luglio è prevista una riunione tecnica per monitorare l'andamento degli ultimi due giorni. L'ordinanza «non funziona», ripete da giorni come un mantra la prima cittadina, facendosi riprendere davanti ai siti che dovrebbero smaltire i rifiuti, con i cancelli chiusi. A chi la accusa di essersi recata nell'impianto sbagliato, risponde che «l'unica gaffe è quella di chi prende in giro i cittadini dicendo che gli impianti sono aperti. Alle mie spalle c'è sempre l'impianto di Rida. Ieri ero a 20 metri da dove mi trovo ora. Guardate quel cancello, ero lì. E, ieri come oggi, l'impianto è chiuso. Oggi come ieri Ama non può scaricare i rifiuti in questo impianto perché l'ordinanza di Zingaretti è scritta male». Sostiene che manchino alcune deroghe che consentirebbero di lavorare di più e supportare davvero la città di Roma. «Da domani questo impianto aumenterà i flussi provenienti da Roma ma solo in parte, accogliendo quantità ridotte rispetto alle richieste. Io sono qui e ci metto la faccia ancora una volta. Non mi lascio intimidire». L'assessore ai Rifiuti della Regione, Massimiliano Valeriani, taccia la sindaca di boicottaggio mediatico. Secondo Valeriani, Raggi era a conoscenza che avrebbe trovato l'impianto chiuso e che Rida si sarebbe adeguato all'ordinanza lunedì: «La smetta di fare inutili video ma soprattutto la pianti con questo atteggiamento e si impegni, nel rispetto del ruolo che ricopre, a risolvere l'emergenza rifiuti. Basta folli polemiche, aiutiamo Roma».

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