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L'annuncio più vecchio del mondo

La Raggi, come ogni sindaco, vara la tolleranza zero. "Squillo solo vestite, sarà vietato parlarci: il cliente beccato farà corsi di riabilitazione"

Carlo Antini
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Lotta dura anche al dilagare della prostituzione «senza freni» sulle strade della Città Eterna. Se il nuovo regolamento di polizia urbana, che – come annunciato – «offrirà maggiori possibilità di azione alla polizia locale, con nuovi strumenti di intervento e nuove sanzioni», verrà approvato dall'aula Giulio Cesare, nella Capitale sarà vietato trattare con le prostitute in strada. Non solo. Se i clienti verranno beccati a far salire in auto una «lucciola», saranno anche inseriti in un percorso riabilitativo. E, anche qui, professioniste e clienti potranno essere oggetto di Daspo urbano (applicabile, in generale, in 14 aree di Roma: dal sito Unesco Città Storica passando per l'Esquilino, San Lorenzo fino a Trastevere, Eur, Prati, Ostia arrivando alla Stazione Termini e Ponte Milvio). Il nuovo codice prevede «il divieto di esibire nudità o assumere comportamenti diretti inequivocabilmente a offrire prestazioni sessuali, di ingaggiare o concordare prestazioni e ad appartarsi in luogo pubblico con soggetti che esercitino l'attività di meretricio e, oltre a quanto già previsto dal Codice della Strada, eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione». «L'amministrazione capitolina intende fare qualcosa a tutela delle persone dedite alla prostituzione, che siano vittime di violenza o di sfruttamento, offrendo interventi di sostegno psicologico e reinserimento presso strutture di accoglienza dedicate», ha chiarito il Campidoglio... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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