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Processo rifiuti, assolto Cerroni

Cadono le accuse al ras delle discariche e agli altri imputati

Davide Di Santo
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Assolti dal Tribunale di Roma tutti gli imputati al processo che vedeva imputati l'ex 'ras' delle discariche romane Manlio Cerroni, i suoi collaboratori Francesco Rando e Piero Giovi, l'ex presidente della Regione Lazio Bruno Landi, Giuseppe Sicignano, già supervisore delle attività operative svolte presso gli impianti di Cecchina, Luca Fegatelli, già dirigente dell'area rifiuti della Regione Lazio e per Raniero De Filippis, all'epoca dei fatti responsabile del Dipartimento del territorio della Regione Lazio. La decisione è arrivata dopo oltre otto ore di camera di consiglio. Per l'ex patron di Malagrotta il pm Alberto Galanti lo scorso marzo aveva chiesto una condanna a 6 anni, 5 anni per Landi e per Rando, 4 anni per Sicignano, due per Fegatelli e De Filippis.  Tutti erano accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti e frode in pubbliche accuse. Alcuni capi di imputazione sono stati respinti per intervenuta prescrizione mentre Giovi è stato assolto per non aver commesso il fatto.  "Non chiedevo un premio ma il castigo no, dopo tutto quello che ho fatto nella vita e per Roma che ho amato tanto. Quante volte ho detto 'ditemi, che io la sistemo'. Continuerò a fare quello che ho sempre fatto, voglio morire lavorando". Lo ha detto l'ex patron di Malagrotta, Manlio Cerroni, scoppiando in lacrime alla lettura della sentenza del tribunale di Roma che lo ha assolto dalle accuse di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti e frode in pubbliche forniture.  "Io so come abbiamo fatto,  questo Paese era Amatrice era nel '44 e nel '45 - ha aggiunto Cerroni difeso dall'avvocato Alessandro Diddi - Cerco solo di lavorare, produrre, fare bene perché questo Paese ne ha bisogno".  "È sotto gli occhi di tutti che Roma, come la stampa italiana ed estera da anni impietosamente ci ricorda, è divenuta una discarica a cielo aperto e l'Ama è prossima alla Caporetto", ha detto l'ex patron di Malagrotta Manlio Cerroni rilasciando dichiarazioni spontanee davanti ai giudici nel processo in corso a piazzale Clodio. Riferendosi tra l'altro al sequestro dei suoi conti personali, scattato il 27 luglio scorso,  l'ex 'ras' delle discariche romane ha detto: "Sono sconvolto e la mia mente e il mio spirito sono travagliati da cattivi pensieri di ribellione e di proteste clamorose per fare prendere coscienza ai più alti livelli del misfatto compiuto e dei tanti danni arrecati... non solo a me. Nonostante tutto io ho cercato in tutti i modi di proporre alle autorità soluzioni al degrado per tenere Roma pulita" ha concluso.  

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