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Scontrino con offesa a una coppia gay. Licenziato il cameriere

La replica del ristorante: "Fatto grave. La nostra locanda prende le distanze"

Carlo Antini
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Dopo una cena al ristorante, al momento del conto, sullo scontrino trovano la scritta «frocio». Episodio di omofobia giovedì scorso a Roma, in via Domenico Fontana, vicino piazza San Giovanni, alla Locanda Rigatoni. A denunciare l'accaduto al sito LGBT Bitchyf (numero verde 800713713 Gay Help Line) S., un ragazzo gay di 21 anni che insieme al suo fidanzato era andato nel locale per trascorrere una serata tranquilla. I due hanno ordinato dei primi, chiedendo di sostituire del pecorino con del parmigiano. Alla fine della cena, quando è arrivato lo scontrino, hanno trovato scritto sullo scontrino («No pecorino Sì frocio»). I ragazzi hanno fanno notare la scritta, per nulla divertente ma il cameriere ridendo ha parlato di un errore del computer. Anche la proprietaria ha cercato di minimizzare l'episodio. I ragazzi riferiscono che «solo dopo 30 minuti di discussione, senza mai chiedere scusa», ha deciso che non avrebbe fatto pagare loro il conto. Anche se il cameriere, continuano i due ragazzi, si è poi lamentato per la brutta figura fatta con gli altri clienti. «Quanto accaduto al ristorante Locanda Rigatoni è un fatto molto grave - dichiara Fabrizio Marrazzo responsabile Gay Help Line e portavoce Gay Center - purtroppo ogni anno riceviamo oltre 20.000 contatti al nostro servizio, per episodi di omofobia, e molti di questi episodi sono visti come divertenti dagli aggressori anche in casi di violenza. Quanto accaduto non ha nulla di divertente. Non è accettabile che una coppia gay non possa andare in un ristorante nel centro della Capitale senza venire offesa e rovinarsi la serata. Richiediamo alla sindaca Raggi di revocare la licenza al ristorante e valutare anche le sanzioni da adottare. I ristoranti sono dei locali con licenza pubblica e pertanto azioni discriminatorie non possono essere consentite. Inoltre, invitiamo sin da subito tutti i cittadini e turisti a boicottare tale ristorante». «Un atto inqualificabile dal quale prendiamo le più decise e convinte distanze. Il cameriere è stato licenziato». Così in una nota la direzione della Locanda Rigatoni dove è stato emesso uno scontrino con un insulto omofobo. «Giovedì 19 luglio è accaduto un fatto grave. Nel nostro locale, un cameriere ha compiuto un atto inqualificabile nei confronti di due clienti - si legge nella nota della direzione del locale - stampando sulla comanda un insulto omofobo, da cui tutta la direzione e il personale della "Locanda Rigatoni" prende le più decise e convinte distanze. Ci teniamo a precisare che, fermo restando la gravità dei fatti, la direttrice del locale ha immediatamente condannato l'atto del cameriere e si è scusata con i clienti, inorridita dal fatto incriminato come e, se possibile, più di loro. Coerentemente con tale comportamento - continua la nota - comunichiamo che il cameriere è stato licenziato in tronco, non rappresentando in alcun modo la filosofia e lo stile della Locanda Rigatoni. Ovviamente il cameriere responsabile di questa spiacevole vicenda ne risponderà in prima persona».

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