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A Villa Ada la "casa" del Barone Rampante: scoperto un rifugio su un cedro alto trenta metri

Davide Di Santo
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Una "casa" sull'albero che fa non può far venire in mente il celebre barone rampante nato dalla fantasia di Italo Calvino, quel Cosimo Piovasco di Rondò che in lite con la sua famiglia decise di punto in bianco di rifugiarsi sulle piante senza più scendere. La singolare scoperta, un rifugio costruito in cima a un cedro alto circa trenta metri, l'hanno fatta gli operatori dell'Osservatorio ambientale Sherwood a villa Ada, il centrale e frequentatissimo parco di Roma.  "Il Dipartimento Ambiente di Roma Capitale aveva segnalato la presenza, in cima ad un grande cedro nei boschi del parco di villa Ada, di alcune strane 'piattaforme', all'apparenza abitate - scrive in una nota l'Osservatorio Sherwood - Per andare a verificare la situazione una mini-cordata, mobilitata dall'Osservatorio ambientale Sherwood, ha scalato con tecniche alpinistiche - ramo dopo ramo - l'enorme albero, che alla fine è risultato essere alto quasi 30 metri. In cima, la sorpresa: due piccole piattaforme costruite in legno compensato, ben ancorate e protette da paratie e reti di corda; oltre a tracce di frequentazione con zainetti, indumenti appesi svolazzanti e persino una scorta di acqua. Segno che lassù, tra le raffiche di vento che fanno oscillare la punta del cedro e con una vista che spazia sino al Soratte, qualcuno incredibilmente ci vive o ci ha vissuto".  "Un giaciglio 'ai confini della realtà', davvero impegnativo da raggiungere - commenta Lorenzo Grassi, coordinatore dell'Osservatorio ambientale Sherwood - che fa di questo misterioso e al momento ignoto costruttore e abitante della foresta un degno erede del leggendario Barone Rampante narrato da Italo Calvino". 

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