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VIA IL DUCE

La Raggi fa votare una mozione che vieta di intitolare strade di Roma ai "fascisti". La solita fumisteria rossa per provare a sviare l'attenzione da scandali e inchieste

Susanna Novelli
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La clamorosa retromarcia di Raggi & Co sull'intitolazione di una via della Capitale allo storico leader del Msi, Giorgio Almirante, si ufficializzerà nel pomeriggio con un imbarazzantissimo voto in Assemblea capitolina della contromozione imposta dal sindaco ai consiglieri grillini. Esattamente una settimana fa - è bene ricordare - il Consiglio comunale approvò con i voti favorevoli del centrodestra, proponente, e del MoVimento 5 Stelle (maggioranza in Aula) la mozione che avrebbe dato il nome di Almirante a una strada della città. Durante il voto il sindaco Raggi era impegnata nella registrazione della puntata di Porta a Porta, ignara della bagarre che il centrosinistra stava sollevando sul via libera alla mozione. Fedele a quello che ormai si può definire - senza rischio di querele - il «metodo Raggi», il sindaco ha prima sostenuto una cosa, poi esattamente l'opposto. Sul finire della puntata - andata in onda in differita e dunque in seconda serata - alla domanda di Bruno Vespa sulla mozione per la via ad Almirante appena approvata in Consiglio comunale, la Raggi sostenne: «Se condivido il provvedimento? Se l'aula ha votato favorevolmente credo assolutamente di sì. Se il provvedimento è passato vuol dire che i consiglieri sono determinati e vogliono comunque intitolare la strada a questo personaggio. Il sindaco prende atto della volontà dell'Aula, che è sovrana come il Parlamento»... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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