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Alunno bocciato, il papà picchia a sangue giovane prof

L'insegnante 23enne ricoverato per un trauma cranico

Silvia Mancinelli
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Una volta, se si veniva bocciati, bisognava solo pensare - e in fretta - al posto migliore dove nascondersi dai genitori sicuramente infuriati. Oggi accade spesso il contrario, proprio come denunciato sulla propria pagina Facebook ieri sera dalla madre di un professore ventitreenne dell'istituto tecnico "Di Vittorio Lattanzio" in via Teano, a Roma, nel V Municipio. Durante una discussione violenta, in sede di scrutini, ieri pomeriggio è stato picchiato e refertato al pronto soccorso del Vannini in codice giallo insieme a un'altra persona lì presente. «La "colpa" del docente è stata quella di essere presente nel momento in cui veniva comunicato ai genitori la non promozione del figlio - ha scritto Monica Wilmer - Insulti e minacce ai docenti e al dirigente scolastico. Ad un tratto il padre dell'alunno è passato ai fatti tentando di colpire alle spalle il preside, il docente interviene spostando il dirigente scolastico e viene colpito in pieno volto. Il padre impazzito si accanisce sul docente che solo per un miracolo riesce a liberarsi dalla morsa assassina. Al docente portato in ospedale in ambulanza veniva riscontrato trauma cranico, rachide cervicale e segni di tentato soffocamento, ora è sotto osservazione - continua il post - Il docente in questione ha soli 23 anni è al suo primo anno di insegnamento... Ed è mio figlio. Questa è l'Italia? Chi tutelerà i docenti che sono i formatori della società di domani? Quale futuro ci attende?».

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