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Provocazioni antisemite, sit-in notturno degli studenti ebrei a Roma

Silvia Sfregola
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Il simbolo dello Stato d'Israele per difendere la memoria delle vittime della Shoah. Così, nella notte tra sabato e domenica, alcune bandiere e manifesti con la Stella di David sono comparsi in alcuni luoghi di Roma, tra cui il ponte intitolato a Settimia Spizzichino. L'iniziativa è del Movimento Culturale Studenti Ebrei, che sul ponte ha messo in piedi un sit-in notturno con uno striscione: "La storia non si cancella". Dopo la provocazione antisemita – recita una nota del Movimento - al ponte dedicato a Settimia Spizzichino, unica sopravvissuta donna alla deportazione del 16 ottobre 1943, era doveroso per noi, nipoti della Shoah, scendere per le vie di Roma e attaccare dei manifesti che invocano alla pace per contrastare l'antisemitismo di ieri e di oggi. Non ci facciamo intimidire”, concludono. Il gesto dei giovani studenti ebrei è una risposta pacifica al blitz che si era svolto nella notte tra mercoledì e giovedì, quando un gruppo di attivisti “pro Pal” si era recato proprio sul ponte Settimia Spizzichino esponendo bandiere palestinesi ed uno striscione con la scritta “il giro è sporco di sangue”, alludendo alla prima tappa del Giro d'Italia che si è tenuta proprio a Gerusalemme. Un'iniziativa che piega anche un evento di sport come il Giro alla propaganda antiebraica, e organizzata  in un luogo importante per la memoria dell'Olocausto. Per questo aveva suscitato le critiche di alcuni esponenti politici e l'indignazione della presidente della Comunità Ebraica Ruth Dureghello. L'altra notte è arrivata anche la presa di posizione dei giovani.  

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