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Roma, emergenza bengalesi. In 40 dormivano in tre appartamenti

Il proprietario deferito per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina

Silvia Mancinelli
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In quaranta dormivano uno sopra all'altro come vecchi pupazzi in tre appartamenti luridi. Tre di loro nemmeno avevano il permesso di soggiorno. Sono stati scoperti ieri mattina dagli agenti della Polizia Locale dopo le segnalazioni fatte da alcuni residenti del quartiere Marconi, che da tempo notavano il continuo viavai di uomini dal palazzo di via Avicenna. Tutti bengalesi sono stati identificati dai vigili del Nucleo Assistenza Emarginati e della Polizia Amministrativa che hanno fatto irruzione nello stabile alle prime luci dell'alba. Quarantaquattro i posti letto stipati in stanze in cui dormivano in condizioni igieniche precarie fino a sei persone. Ogni brandina veniva affittata a 150 euro. In un caso un ripostiglio, trasformato in stanza singola a causa degli spazi ridotti, veniva affittato ad un prezzo maggiorato di 200 euro mensili. Dalle verifiche sugli immobili è emerso che il proprietario, un italiano di 60 anni, stava trasformando uno degli appartamenti in un bed & breakfast abusivo. L'uomo verrà deferito all'Autorità Giudiziaria per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, in attesa di ulteriori sviluppi dalle indagini tuttora in corso.

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