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Preso a martellate dal cognato fabbro sulla via Salaria

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L'aggressore è un indiano di 57 anni

Mary Tagliazucchi
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Una scena da film quella avvenuta sabato sera sulla via Salaria nell'area di Monterotondo Scalo, comune a nord di Roma. Un cittadino indiano di 57 anni ha prima inseguito e speronato l'auto dove c'era alla guida il cognato, poi una volta mandato fuori strada, è sceso velocemente dalla sua Bmw e impugnando un martello lo ha colpito ripetutamente in testa e sul volto, riducendolo ad una maschera di sangue. La vittima, il marito della sorella, è stata ritrovato a terra, esanime e con il volto completamente tumefatto. Grazie ai passanti accorsi in suo aiuto, sono arrivati immediati i soccorsi. L'uomo con evidenti fratture al cranio e al naso, è stato trasportato d'urgenza (in codice rosso e con un trauma cranico), in eliambulanza, al Policlinico Umberto I. L'aggressore che di professione fa il fabbro (ecco perché il martello in macchina), è stato arrestato per tentato omicidio. La sua “vendetta” contro il cognato era stata maturata nei giorni precedenti, a seguito di un litigio. A ricostruire i fatti, i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Monterotondo sopraggiunti sulla via Salaria, subito dopo l'aggressione. Futile, il motivo del feroce pestaggio da parte dell'indiano, ai danni del cognato. In pratica il figlio dell'aggressore, divenuto appena maggiorenne, era stato assunto nella bottega dello zio, anche lui fabbro e di origini indiane. Questo rappresentava un “allontanamento” dalla famiglia  che ha mandato letteralmente in panico l'uomo. Ed è solo del 1 dicembre scorso, la notizia di un'altra lite a suon di martellate. Gli agenti della Polizia di Stato, del commissariato Vescovio e del reparto volante erano dovuti intervenire per sedare una rissa fra un commerciante di 32 anni di origini casertane e un altro commerciante. L'uomo tratto in arresto per lesioni e danneggiamento aggravato aveva colpito la vittima con un martello, procurandogli una frattura scomposta della clavicola.

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