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Roma, otto indagati per il blitz di Forza Nuova a Repubblica: c'è anche un minorenne

Silvia Sfregola
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Sono otto le persone indagate nel fascicolo sul blitz di Forza Nuova sotto alla sede del quotidiano La Repubblica avvenuto ieri. Una di esse è un minore, la cui posizione è ora al vaglio della procura dei minorenni. Le persone, riconosciute dagli inquirenti con l'aiuto dei video delle telecamere di sorveglianza, sono ritenute responsabili a vario titolo di manifestazione senza preavviso, travisamento, violenza privata e accensione di fumogeni in luogo pubblico. Della vicenda si occupa il gruppo dell'antiterrorismo di piazzale Clodio coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Caporale: proseguono le indagini di Digos, squadra mobile e commissariato Colombo. Intanto alle parole di sdegno e preoccupazione arrivate da istituzioni e mondo della politica risponde il leader di Forza Nuova Roberto Fiore, che in un post su Facebook critica il capo della polizia Franco Gabrielli per aver evidenziato la gravità di quanto avvenuto ieri: "Ha avuto il coraggio di affermare che quattro fumogeni - scrive Fiore - se contro Repubblica, sono più gravi di un ordigno contro i carabinieri". Dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al premier Paolo Gentiloni, fino alla sindaca Virginia Raggi, unanime è stata la condanna del blitz avvenuto nel pomeriggio di ieri quando una dozzina di militanti di Forza Nuova si è recata sotto alla sede del giornale: avevano i volti coperti da maschere e con fumogeni e striscioni gridavano al boicottaggio di Repubblica e L'Espesso. Subito dopo la spedizione, il gruppo si è allontanato, con diverse auto verso il litorale. "La spedizione - ha scritto sul proprio sito il quotidiano - arriva mentre Repubblica porta avanti il suo lavoro di informazione sul diffondersi di episodi di fascismo e intolleranza nel Paese".

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