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Roma, genitori, studenti e docenti in piazza per il Caravillani

La scuola dichiarata inagibile dopo il sisma deve essere ancora ristrutturata

Valentina Conti
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Il comitato dei genitori in rivolta manifesta davanti alla storica sede del liceo artistico “Alessandro Caravillani” in piazza Risorgimento. Le famiglie hanno mantenuto la promessa: quella di farsi sentire. Insieme ai loro figli, ai docenti e agli operatori scolastici hanno messo su un sit-in “per sollecitare i lavori e garantire spazi adeguati per la didattica”. "Dopo il trasferimento nella sede di Monteverde, dove le lezioni si tengono in spazi parecchio compressi e dove il personale sta facendo i salti mortali per rendere la situazione più agevole - hanno spiegato - siamo stati dimenticati. Ci era stato promesso che i lavori di ripristino sarebbero partiti subito. Ma ad oggi nulla è stato fatto". Un anno fa la chiusura del Caravillani dopo le conseguenze del sisma che ha sconvolto il Centro Italia. Era il 30 novembre e i sopralluoghi effettuati dagli ingegneri strutturisti della Città Metropolitana dichiararono l'inagibilità della struttura. L'istituto, come raccontato qualche giorno da Il Tempo, venne spostato in viale di Villa Pamphili. E sulla tempistica di “ritorno” degli allievi nella sede del I Municipio, a due passi dal Vaticano, non si seppe più nulla. “L'unica cosa di cui siamo a conoscenza è che servono 2,5 milioni di euro per la ristrutturazione”, raccontò una mamma. “E la spesa non è stata messa a bilancio non si sa per quale motivo”.

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