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Spezzategli le bracciaRimosso il poliziotto anti okkupazioni

Lo sgombero nel palazzo di via Curtatone

Il dirigente linciato per la frase choc tolto dalla strada e trasferito in un ufficio. La difesa: "Non dovevo neanche essere lì, ma sono corso per aiutare i colleghi"

Silvia Mancinelli
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Rimosso per una frase. Il poliziotto linciato per aver detto «se vi tirano qualcosa spaccategli le braccia» nella carica dello sgombero del palazzo di via Curtatone viene trasferito dal Commissariato Trevi Campo Marzio (quello del centro storico) ad altra sede (il Dac anticrimine) in un ufficio più burocratico, quanto di più lontano dalla strada e dal centro cittadino (zona Tuscolana) e soprattutto dalla gestione dell'ordine pubblico, come peraltro aveva ribadito il capo della polizia proprio nella sua ultima intervista rilasciata al Corriere della Sera. Insomma, il bravo funzionario crocifisso per una frase estrapolata dal contesto (pietre, bastoni, bottiglie che gli arrivavano addosso) alla fine è stato sacrificato come ormai sempre più spesso accade in questo mondo antipolizia e political correct dove agenti decorati e coraggiosi si vedono la carriera rovinata per un «mi piace» su Facebook o sospesi al primo sospetto di violenze. Il trasferimento era nell'aria da giorni anche perché si... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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