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La farsa del lago di Bracciano: "Non è in pericolo. Sono fandonie"

Il presidente dei Geologi del Lazio Troncarelli stronca l' ordinanza: il bacino è "ricaricato" dalla dorsale appenninica. E ha una capacità enorme

Antonio Sbraga
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«Assetare una parte di popolazione per un provvedimento che, sui paventati danni al lago di Bracciano, non avrà alcun effetto benefico, mi appare più che altro una scelta basata sull'onda emotiva, una risposta di pancia solo per accontentare chi protesta». Il presidente dell' Ordine dei Geologi del Lazio, Roberto Troncarelli, «stronca» senza mezzi termini l'ordinanza regionale che, entro venerdì prossimo, impone l'azzeramento dei prelievi idrici nel lago a nord di Roma. Ma non ha letto l'ordinanza in cui si dice che «il prelievo può comportare l'avvio di una fase di decadimento ambientale»? «Sono tutte ipotesi, che andrebbero prima verificate però. E, in ogni caso, scatterebbero con ben altre quantità, ben più alte, di quelle attualmente sul tavolo. L'interruzione per due mesi dell'emungimento che sta attuando ora Acea nel lago determinerebbe il recupero di appena lo 0,2% della capacità complessiva, ovviamente a fronte di una improbabile chiusura di tutti gli apporti degli acquiferi nel lago, che è quasi impossibile. Si rende conto di quale inezia stiamo parlando? E peraltro facendo finta che il lago non si ricarica. Ma, siccome il lago ha grandi potenzialità di ricarica, non si riesce proprio a comprendere il motivo di questa sospensione. Se non dal punto di vista del politico che può così dire... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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