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Stop ai prelievi al lago di Bracciano, un milione e mezzo di romani senz'acqua

Davide Di Santo
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La Regione Lazio blocca i prelevamenti dal lago di Bracciano e la Capitale resta a secco. Dopo l'ordinanza adottata dalla Pisana per sospendere dal 28 luglio la captazione dal lago l'Acea, multiservizi che gestisce l'acqua nella Capitale, si è detta costretta a decretare una "rigida turnazione dell'acqua" per un milione e mezzo di romani. La Regione vuole consentire il ripristino del livello naturale delle acque del lago e della loro qualità, ma nel braccio di ferro l'Acea non cede e passa alle maniere forti. "Una decisione unilaterale e illegittima - denuncia in una nota - che comporterà una serie di gravi conseguenze per i cittadini di Roma". La municipalizzata della Capitale si impegna "sin d'ora ad elaborare un piano dettagliato di emergenza che, non appena pronto, sarà messo a disposizione e comunicato capillarmente alla cittadinanza".  L'assessore regionale alle Infrastrutture, Fabio Refrigeri, ha anche scritto una lettera indirizzata alla città metropolitana di Roma Capitale, perché disponga quanto necessario per intimare, sempre entro il 28 luglio, lo stop ai restanti impianti e dispositivi di captazione, pubblici e privati, che insistono sul lago di Bracciano. "Purtroppo è una tragedia. Il livello del lago si è abbassato con il rischio di catastrofe ambientale inimmaginabile fino a questo momento", ha detto il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ai microfoni di Tgcom24. "Abbiamo previsto che il blocco del prelievo parta tra sette giorni, abbiamo tempo 7 giorni per trovare tutte le possibilità per limitare al massimo il disagio per i cittadini, ma è sbagliato chiudere gli occhi. Il problema c'è ed è grave. Sta finendo l'acqua a Roma ed è giusto responsabilizzare tutti". "Chiaramente la mia preoccupazione come sindaca di Roma è che sia fatto tutto il possibile per assicurare l'acqua ai cittadini, agli ospedali, ai vigili del fuoco, alle attività commerciali - ha detto la sindaca Virginia Raggi - Mi auguro che Regione e Acea trovino quanto prima una soluzione condivisa. Va fatto quanto necessario per aiutare e tutelare oltre un milione di romani". "Come amministrazione capitolina siamo stati i primi a denunciare la situazione drammatica del lago di Bracciano e anche a subire critiche ingiustificate per alcune misure che con largo anticipo abbiamo messo in campo per evitare l'emergenza - prosegue - Acea ha ridotto la captazione di acqua dal bacino di Bracciano negli scorsi mesi: credo che in breve tempo sia passata da 1.500 a 900 litri al secondo. Allo stesso tempo l'azienda sta monitorando e riparando la rete idrica per mettere fine alle dispersioni. Insomma un bel cambiamento rispetto al passato. Spero che soluzioni siano trovate quanto prima da Regione e Acea".

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