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Liberi professionisti in piazza per chiedere "giusti compensi"

Damiana Verucci
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Sfilano architetti, ingegneri, avvocati, giornalisti e anche notai, geometri e magistrati: tutti liberi professionisti con tantissime bandiere tricolore e centinaia di palloncini in mano. In testa uno striscione Noi professionisti: una scritta nera composta da pallini di tutti i colori. "Protestiamo per chiedere il giusto compenso - spiega Alessandro Ridolfi, presidente dell'ordine degli architetti di Roma - un equo compenso che venga costruito attraverso una legge sulle professioni intellettuali, che sia a salvaguardia della gente". Tanti gli striscioni alzati in aria dai manifestanti provenienti da tutta Italia. Tra questi "Parità di prestazioni per le professioni", "Svendita di Stato, cittadino penalizzato". Sono partiti da piazza della Repubblica per raggiungere dopo un paio di ore del corteo, che ha percorso diverse strade tra cui via Cavour dove e' stato acceso qualche fumogeno, piazza San Giovanni. Qui un palco ad attenderli e altrettanti palloncini a fare da scenografia. Sono venuti ad ascoltare le ragioni dei manifestanti alcuni esponenti politici come Stefano Fassina di Sinista italiana e Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia. "Alla politica chiediamo di lavorare ad una legge sull'equo compenso - ha continuato Ridolfi - che introduca parametri collegati alle prestazioni professionali che garantiscano qualità ai cittadini e dignità ai professionisti ".

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