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Mercato, tintoria e parrucchiereA Vigna Murata vince la qualità

Immerso nel verde i clienti possono trovare ogni tipo di servizio

Damiana Verucci
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Immerso nel verde circostante della zona tipicamente residenziale, detta «Fonte Meravigliosa», il mercato di Vigna Murata sposa perfettamente esigenze e gusti dei suoi consumatori. Banchi puliti e ordinati, bella merce esposta in primo piano, ma non più e soltanto ortofrutta perché, come spiega bene il presidente dell'Ags di Vigna Murata, Franco Monaldi, «la gente oggi al mercato vuole trovare tutto». La concorrenza, così, fa meno paura. Certo il mercato andrebbe ritinteggiato e messo un po' a nuovo, dal 1990 a parte la pavimentazione che è stata rifatta, non è stato toccato più nulla. C'è la tintoria, l'alimentari che ha scelto di vendere prodotti di primissima qualità, la macelleria che fa molti preparati; «la fettina semplice non la vuole praticamente più nessuno», racconta Vittorio, macellaio da 27 anni al mercato. Anche Franco ha un banco di macelleria e dice senza usare mezzi termini che «se io concepissi questa attività come la concepiva mio padre 40 anni fa avrei chiuso da un pezzo». I clienti passano e sono tanti in un giorno della settimana qualsiasi. La Pasqua è appena trascorsa ed è andata bene per gli affari degli operatori alcuni dei quali hanno passato intere giornate tra preparati di carne, ordini al telefono e clienti da soddisfare. In maggioranza anziani, in verità, perché il quartiere è uno di quelli dove le case costano tanto e i giovani per lo più non possono permettersi certi prezzi. Fatto che spaventa un po' gli operatori di oggi, il rischio è che finita la generazione degli over 70 possa mancare quel ricambio che serve al mercato per sopravvivere tra le mille difficoltà. Inutile negarlo «la realtà dei mercati oggi è cambiata - commenta Raffaele che ha una frutteria - e bisogna essere al passo con i tempi. I clienti vogliono la qualità e sono anche disposti a spendere un po' di più per averla». A Vigna Murata non si segue la politica del ribasso o delle offerte a tutti i costi, piuttosto quella di servire frutta e verdura come va per la maggiore. «Ovvero preparata - sostiene Roberto - pulita a dovere, tagliuzzata, pronta ad essere messa in pentola e padella». Quasi nessuno più richiede i broccoli da pulire, la cicoria o gli spinaci a mazzo. L'occhio di chi gira al mercato con carrelli o borse degli acquisti si sofferma sempre più spesso solo sulle confezioni di plastica già riempite a dovere da chi sta dietro ai banchi. E se questo fa schizzare il prezzo anche di due, tre volte, non importa. «Potrebbe essere un controsenso in tempi di crisi - dice il presidente dell'Ags Franco - ma qui siamo in un quartiere dove c'è ancora il ceto medio e dove, soprattutto, se non fai questo non vendi». Ciò nonostante alcuni operatori negli ultimi anni hanno dovuto tirare i remi in barca e restituire la licenza perché anche se a Vigna Murata i clienti non mancano comprano meno rispetto al passato. Da qui il desiderio di chi ha resistito di cambiare modo di concepire il mercato e spingere la gente ad entrare. «Siamo stati anche il primo mercato a lanciare quattro anni fa la notte bianca della struttura - racconta ancora Franco - non pensavo andasse così bene, il mercato è stato pieno in ogni angolo fino alla mezzanotte e si è venduto benissimo, è stata una ricorrenza molto bella che abbiamo ripetuto tre anni di seguito anche se poi ci siamo fermati perché ci siamo resi conto che andava rinnovata. Ora pensiamo di ripeterla il prossimo ottobre ma stiamo studiando come renderla una novità visto che si era spento un po' l'entusiasmo». Nel mercato c'è anche una posta privata nella quale vanno tante persone al giorno per ottenere più servizi, abbigliamento, casalinghi, un parrucchiere che ha la fila e suscita meraviglia anche tra gli stessi operatori che non credevano in un simile successo. Manca un calzolaio, «ma non è facile trovarlo, si sono presentate un paio di persone ma non erano persone serie, speriamo presto di colmare anche questo vuoto».

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