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Trentenne s'impicca a Regina Coeli

Silvia Mancinelli
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Ancora un suicidio dietro alle sbarre. L'ultimo a togliersi la vita è stato, la notte appena trascorsa, un bosniaco di 30 anni a Regina Coeli con l'accusa di tentato omicidio. Si è impiccato alla grata del bagno nella stessa sezione, la seconda, dove si uccise esattamente un mese fa un ragazzo di 22 anni e dove un solo poliziotto sorveglia centosettanta detenuti. Proprio ieri, e sempre nel carcere trasteverino, un uomo condannato a dieci anni di reclusione per violenza sessuale, si era arrampicato sul tetto dell'istituto penitenziario chiedendo di parlare con la direttrice. E' stato portato in salvo dai vigili del fuoco riusciti a scongiurare quello che sarebbe stato il terzo morto in un mese solo a Regina Coeli. Nei primi mesi di quest'anno sono dieci i casi di suicidio e diciannove i detenuti morti nelle carceri italiane. Solo nel Lazio tre casi prima di quest'ultimo: il 7 gennaio a Cassino per malattia e lo stesso giorno a Velletri per un suicidio, così come era successo a Regina Coeli il 24 febbraio. L'anno scorso sono stati trentanove i suicidi e centoventi i morti, meno rispetto ai quarantatré del 2015, anno in cui a morire dietro le sbarre furono centoventitrè persone. (foto Sara Cervelli)

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