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Psicosi meningite a Roma e nel Lazio Sui social la rivolta dei genitori: "È impossibile prenotare i vaccini"

Valentina Conti
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Ancora psicosi vaccini per la meningite a Roma e nel Lazio, ancora disagi per i vaccini in generale soprattutto sui più piccoli, ancora problemi e disguidi. Il film, per essere realisti, è da giorni sotto gli occhi dei cittadini. Ora sono sbucate fuori le tante segnalazioni delle famiglie per le prenotazioni "a tempo" presso i centri e i poliambulatori dedicati. Ed è rivolta social.  «I vaccini per i bambini fino a sei anni si possono prenotare solo per un'ora al giorno al telefono, ma la linea non si prende mai», si sfoga su Facebook un papà che vive in zona Monteverde. «Si può inviare anche una mail, ma tanto nessuno risponde». Si accoda una signora residente in Prati: «Siamo stati dirottati tutti in via Plinio perché gli altri centri erano chiusi in questi giorni. Ho provato più volte a scrivere mail per prendere appuntamento per mia figlia o telefonare, però i numeri sul sito squillano sempre a vuoto». Il refrain è lo stesso per altre aree della Capitale. E in provincia si replica. L'unica possibilità che resta, dunque, è mettersi in fila con prole a seguito al centro vaccinale più vicino e incrociare le dita. A quello di via Portuense, tanto per fare un esempio, lo sportello in teoria sarebbe aperto solo un'ora al giorno. Centinaia di persone dappertutto in questi giorni per vaccinarsi, risse sfiorate e forze dell'ordine allertate, caos, con appuntamenti fissati oltre l'estate come fosse la normalità e la carenza di personale palesata a più riprese dai medici in servizio con cui fare i conti. Eppure ci sono esempi virtuosi come l'Ospedale pediatrico Bambino Gesù in cui in rete puoi fare tutto: ti colleghi al sito e prenoti online orari e giorni di visita. «Ma la Regione non è al corrente di tutto questo?», si chiede R.T., mamma di due bambini sul suo profilo Facebook. Insomma, benvenuti nell'era web della sanità del Lazio. Che spazientisce gli utenti perché alcune vaccinazioni sono pure a pagamento. E molti sono costretti a tornare in giorni successivi perché le immunizzazioni che vengono effettuate sono circa 50 al giorno quando va bene, numero comunque inferiore rispetto alle richieste. «Ho chiesto una convocazione urgente della Commissione Salute per affrontare tale realtà generale che riguarda diverse strutture del Lazio. La Asl Roma 1 ha comunicato in rete qualche giorno fa, ad esempio, di aver terminato le dosi di vaccini nell'ambulatorio di via Dina Galli a Vigne Nuove. "Finite le dosi di Meningococco ACWI", recita l'avviso. Per non parlare della sospensione dei vaccini obbligatori per i bambini, esavalente e prevenor 13», tuona il capogruppo di Forza Italia in Regione Antonello Aurigemma. «Nel 2016 si sono avuti meno casi di meningite rispetto all'anno precedente. La Rete sanitaria regionale sta rispondendo al meglio alle esigenze dei cittadini», ha fatto sapere via Cristoforo Colombo. Stessa linea della Regione Campania per mettere un freno agli allarmismi. Ieri il presidente De Luca ha annunciato: «Abbiamo deciso la distribuzione gratuita del vaccino quadrivalente che copre anche il ceppo di meningite più aggressivo fino ai 18 anni», rimarcando: «Non c'è nessun clima di angoscia. La situazione è sotto controllo». 

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