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Roma Metropolitane, in Campidoglio passa l'odg: niente ricapitalizzazione

L'Aula approva l'ordine del giorno di M5s con 25 voti favorevoli e 7 contrari. Ok anche al completamento in tempi brevi della stazione Fori imperiali della metro C

Silvia Sfregola
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È arrivato l'ok dell'Assemblea capitolina, con 25 voti favorevoli, 7 contrari e nessun astenuto, all'ordine del giorno presentato dal M5s, che impegna il sindaco e la giunta a "non procedere alla ricapitalizzazione di Roma Metropolitane Srl e ad arrivare al completamento della stazione metro di Fori Imperiali nei tempi più brevi possibili impegnandosi così a dare continuità a tutti gli impegni contrattuali in essere". Nel documento, firmato dai consiglieri pentastellati Enrico Stefàno, presidente della commissione Trasporti, Paolo Ferrara, Alisia Mariani e Alessandra Agnello, e votato nel corso della seduta straordinaria sulla partecipata capitolina, si impegnano Raggi e assessori, ancora, ad "avviare un doveroso avvicendamento di quanti risulteranno responsabili e ottimizzare le risorse disponibili in linea con quanto prescritto nelle linee programmatiche approvate a inizio mandato, nell'ottica di una piena valorizzazione del personale impiegato e comunque nel doveroso rispetto della recente normativa sulle società partecipate e degli impegni che la stessa prescrive in ordine alle tutele per la salvaguardia dei livelli occupazionali". E inoltre "convocare un tavolo congiunto con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione Lazio soggetti cofinanziatori nel progetto metro C per individuare le soluzioni più idonee a evitare che l'Anac e la Corte dei conti possano muovere nuovi rilievi critici sul deficit di trasparenza ed efficienza evidenziati» e «dare continuità, ove possibile, alle opere già programmate".  Meleo: "Mai più sprechi" Una mission incompiuta e fallita. È il titolo delle slide trasmesse sugli schermi dell'aula Giulio Cesare, con l'immagine in apertura di un'area transennata per i lavori della metro C ai Fori Imperiali, che hanno accompagnato l'intervento dell'assessore alla Città in movimento, Linda Meleo, nel corso dell'Assemblea capitolina straordinaria Le diapositive hanno sottolineato la "Evidente rottura di mandato tra l'amministrazione e la società in house, che si è mostrata debole o incapace di perseguire gli obiettivi di interesse collettivo", ripercorrendo "Una storia di criticità amministrative e finanziarie". Nelle slide vengono riportate le indagini della Corte dei Conti, dell'Anac e della Procura, fino a "L'ultimo scandalo di metro C: usura anomala del sistema ruota/rotaia". Metro C menzionata di nuovo nel confronto su "La metro in Europa", con il paragone tra i costi di "Madrid: 30 milioni al km", "Parigi: 65 milioni al km", "Copenhagen: 88 milioni al km", messi di fronte a quelli di "Metro C: 135 milioni al km", e "solo San Giovanni/Fori: 272 milioni al km". L'ultima diapositiva è una promessa: "Il futuro - Mai più sprechi e ritardi, vigileremo su tutto". La protesta dei lavoratori: "Buffoni" Subito dopo il voto, alcuni lavoratori di Roma metropolitane presenti in Aula hanno gridato: "Buffoni!" e "Andate a lavorare voi", prima di andare via. "È sotto gli occhi di tutti il fallimento della mission di Roma Metropolitane, dove il controllato ha catturato il controllore. Roma Metropolitane, tuttavia, non è un corpo omogeneo" ha dichiarato Stefano Fassina, consigliere di Sinistra x Roma. "Per questo - ha aggiunto - è fondamentale riconoscere le responsabilità della politica e del management della società. Come è fondamentale riconoscere le professionalità di 170 lavoratrici e lavoratori che devono essere salvaguardate. Il compito di chi oggi vuole discontinuità, però, è chiarire chi svolgerà le funzioni di Roma Metropolitane".

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