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Mazzette e mafie scatenate

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La città snodo per i loschi affari. Sos rapine con armi in casa. E traffico rifiuti

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Maanche il traffico di rifiuti e l'allarmante aumento delle rapine con armi. E ancora i reati sessuali e le violenze domestiche, quelli contro il patrimonio e quelli minori, sotto la spinta della crisi. La relazione presentata ieri mattina presso la Corte d'Appello alla cerimonia d'inaugurazione del nuovo anno giudiziario sintetizza la realtà raccontata dalla cronaca. In aumento i reati contro la pubblica amministrazione. A segnalarlo Giorgio Santacroce, presidente della Corte d'Appello, secondo cui nell'ultimo anno in Procura sono stati iscritti 5.098 procedimenti «con un significativo e incremento (1.832 delitti di pubblici ufficiali e 3.266 dei privati). 107 i procedimenti per peculato (contro 85 dell'anno precedente), 163 per peculato mediante profitto dell'errore altrui, 6 per malversazione in danno dello Stato, 63 per concussione, 249 per corruzione, 691 per abuso d'ufficio, 21 per illecito finanziamento a partiti e parlamentari, 531 per omissione di atti di ufficio, 53 per rivelazione di segreti di ufficio». Mafie scatenate. Nel Lazio e a Roma, soprattutto 'ndrangheta e camorra beneficiano di varie articolazioni logistiche per ripulire il denaro e fare affari. Nell'ultimo periodo, specie nel basso Lazio e sul litorale romano il livello criminale e l'indice di penetrazione si sono innalzati. «La conferma - ha spiegato Santacroce - sono gli arresti di importanti latitanti, l'esecuzione di numerosi provvedimenti di sequestro e confisca aventi ad oggetto quote di società attive come bar e ristoranti e immobili ubicati a Roma, molti nella zona di via Boccea». E continua: «investimenti soprattutto in edilizia, società finanziarie e immobiliari e, nel commercio, abbigliamento, concessionarie di auto e ristorazione» prediligendo locali storici «come il ristorante George in via Sardegna, il Café de Paris in via Veneto, il bar California in via Bissolati e il palazzo che ospita il teatro Ghione». A Roma operano esponenti del clan Gallico e uomini del clan Alvaro. Alla cosca Gallico di Palmi è stata sequestrata la società che gestiva il Risto Chigi, a Fontana di Trevi, e il caffé Antiche Mura nei pressi dei giardini Vaticani Crescono con un «da 506 a 832 i reati commessi in violazione del nuovo Testo unico (traffico rifiuti e smaltimento liquami) si legge nella relazione del pg presso la Corte d'Appello Luigi Ciampoli. «I provvedimenti più incisivi per Malagrotta» ormai satura e «l'individuazione della discarica provvisoria», con il «sequestro della zona Testa di Cane». Da agosto 2010 le indagini sul traffico di rifiuti sono di competenza della Dia «per le infiltrazioni delle organizzazioni criminali nelle attività di smaltimento illegale dei rifiuti e dell'espansione territoriale del fenomeno». Ciampoli segnala anche «un allarmante, anche se non numericamente significativo, aumento di rapine con l'uso di armi in supermercati, esercizi commerciali, istituti di credito, furgoni portavalori, in case e villette isolate, talora anche con inevitabili strascichi di fatti di sangue». Cresce il raggio d'azione della criminalità cinese, anche a Tivoli Terme e Setteville di Guidonia. Traffico di merci (Esquilino, Casilino, Tuscolano, Appio e OstiaLido) e money transfer", con soldi portati all'estero fuori con circuiti non ufficiali. Con la crisi crescono i reati minori (da 3.284 a 3.562, il +7,8%); fortissimo l'aumento di numero degli indagati stranieri (da 1.611 a 2.063, +28%), e femmine (da 482 a 687, il 42,5%). I reati contro il patrimonio costituiscono il 44,2% dei reati denunciati, stabili rapine, reati legati alle armi e detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti. I delitti di violenza sessuale e di violenza domestica sono in aumento a Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo; in netta diminuzione a Civitavecchia, Tivoli e Velletri.Il neo presidente del Tribunale, Mario Bresciano, lancia l'sos sul rischio di uno stop di alcuni servizi per la carenza di servizi. G. M. Col.

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