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Mario Baccini si fa la lista E candida Irene Pivetti

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L'ex presidente della Camera leghista guiderà la squadra cattolica

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Dopola parentesi come conduttrice televisiva l'ex presidente della Camera sarà capolista alla Regione Lazio per la Federazione dei Cristiano popolari. L'indiscrezione va prendendo sempre più corpo nelle ultime ore, così come la candidatura di un sacerdote. Che però presenterebbe ostacoli di natura prettamente terrena e non confessionale. Nel senso che il prete disponibile sarebbe pure stato trovato ma, avendo fatto voto di povertà come tutti i religiosi, non potrebbe percepire né rimborsi né tantomeno gettoni di presenza, che andrebbero quindi devoluti in beneficienza. Eppoi servirebbe il nullaosta del vescovo per non incorrere nella scomunica. A convincere la battagliera Irene sarebbe stato proprio il leader del cristiano popolari, Mario Baccini, deputato Pdl uscente, ex senatore ed ex ministro (della Funzione pubblica). Lui non conferma e non smentisce. «Le liste non sono ancora chiuse - spiega - Non posso dir nulla sui nomi. Possono invece sottolineare che l'impegno sociale e il rigore morale sono alla base della scelta dei candidati». «Quasi la metà della nostra squadra sarà composta da donne - spiega Baccini - Arrivano dal mondo dell'associazionismo cattolico, dall'imprenditoria. Sarà una lista che mette l'etica alla base della politica, la buona politica quella che guarda alle famiglie, cardine della società. Una lista che punta molto sulla sicurezza non soltanto in termini di ordine pubblico ma soprattutto sulla sicurezza sociale e sanitaria e sulla sicurezza del lavoro». A trascinare la pattuglia, a meno di ripensamenti dell'ultimo minuto, sarà comunque lei, Irene Pivetti, che di battaglie sul fronte cattolico ne ha combattute tante, fin dai tempi della militanza della Lega Nord. Quarantanove anni, milanese, il 16 aprile 1994 viene eletta presidente della Camera dei deputati. Compito svolto senza forzature. Tanto da riceve apprezzamenti bipartisan. Poi il divorzio dalla Lega quando Umberto Bossi insiste sulla secessione della Padania e lei, al contrario, ritiene che l'Italia debba restare unita. Così nel '96 fa le valigie, fonda il movimento Italia Federale, che confliurà poi in Rinnovamento italiano e quindi nell'Udeur. A sorpresa il debutto in televisione. Cambia look, si taglia i capelli, s'infila abiti attillati e fa la conduttrice per La7 e Mediset. Prende subito la scena grazie alla formidabile personalità. Poi il ritorno in famiglia, la travagliata separazione dal marito Alberto Brambilla, da cui ha avuto due figli. Nonostante il dolore la voglia di lottare non è affatto scemata. Nel 2011 fonda la rete di imprese Only Italia per la promozione del Made in Italy in Cina. E proprio in questa veste ieri è stata ricevuta dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. E adesso il ritorno nell'arena politica. Con lei nella lista dei Cristiano popolari, secondo i beneinformati, ci sarà Beniamino Gigli, omonimo e nipote del celebre tenore; Ivo Pulcino, medico della Lazio; Giuseppe Fiore, medico e dirigente del Cto della Garbatella; Giorgio Martellino, avvocato figlio del giudice del tribunale di Roma Cesare Martellino.

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