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Il candidato non c'è ma la macchina è pronta

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Gli ex azzurri del Pdl mostrano i muscoli

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Palazzodei congressi all'Eur ieri sera era tutto pro Silvio Berlusconi. All'ingresso dell'incontro targato Pdl, organizzato dal coordinatore romano, Gianni Sammarco, gadget tricolori e volantini con il memo di tutte le opere compiute dal Cav negli anni del suo governo e altri che recitano «Basta Imu». In prima fila, vertici ed esponenti nazionali e romani del partito accanto a simpatizzanti e militanti in tacco 12 e tailleur strizzato. Abbracci e baci prima dell'inizio della kermesse e foto ricordo sulle note di Battisti e Springsteen. Presenti all'appello, gli assessori capitolini Marco Corsini e Dino Gasperini, il presidente di Eur Spa, Pierluigi Borghini, l'assessore regionale Pino Cangemi, come pure una sorridente Annagrazia Calabria attenta a far accomodare gli ospiti nei posti giusti riservati, Giorgio Ciardi, Giordano Tredicine, Luca Aubert, Francesco Maria Orsi, il pugile Vincenzo Cantatore con una clack di amici, Melania Rizzoli in cappello nero, la madre della governatrice uscente Polverini in Hogan rosso fuoco. Il gingle di Azzurra libertà, poi l'inno cantato di più dai meno giovani, con le bandiere sventolanti. Ad aprire le danze sul palco azzurro, Marco Pomarici, che ha letto il messaggio inviato da Berlusconi. Applausi sul contrasto al «governo dei tecnici del Professor Monti» e sul «rilancio del lavoro giovanile in un periodo di dilagante disoccupazione». Fischi alla triade Monti-Fini-Casini. Poi, Cicchitto, Antoniozzi e Simeoni. Renata Polverini sale sul palco inseguita da qualche fischio della platea: «Da stasera parte la campagna elettorale vera che solo noi sappiamo fare e che ci porterà alla vittoria. Ieri sera, con alcuni amici, ho visto il Presidente Berlusconi da Santoro, organizzando una serata di ascolto come ai Mondiali, con la pizza. Ha dimostrato forza, coraggio ed entusiasmo: valori che ci ha trasmesso e che noi non dobbiamo disperdere», dice la presidente dimissionaria, aggiungendo «ribaltare il risultato nel Lazio è possibile». «Ha avuto la tempra di un combattente indomito», ha rimarcato poi Alfano. Pure per Alemanno quella da Santoro è stata «una sfida memorabile. Abbiamo visto una persona con i suoi anni battere quella vergognosa arena preparata contro di lui». «È il giorno del grande popolo della libertà dove hanno potuto trovare spazio tutte le realtà del territorio - conclude Sammarco. - la leadership di Berlusconi si sta dimostrando ancora una volta il collante principale del Pdl».

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