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Rivoluzione nell'assistenza a disabili e anziani

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Pianidi intervento costruiti su misura per l'assistito, costi standard delle prestazione, tracciabilità del piano di intervento di ogni singolo e trasportabilità dello stesso in caso di spostamento dell'assistito da un Municipio a un altro. Sono questi alcuni dei punti cardine della nuova riforma dell'assistenza domiciliare per anziani e disabili di Roma Capitale, riforma che rappresentarà «una rivoluzione del sistema», ha dichiarato ieri il vicesindaco Sveva Belviso che, nella sala dell'Arazzo, l'ha presentata insieme al collaboratore del primo cittadino alle Politiche sulle disabilità, Michele Colangelo. Il nuovo sistema per l'assistenza domiciliare entrerà in funzione dopo un anno di sperimentazione seguita all'approvazione del nuovo piano regolatore sociale, tra quasi due mesi, esattamente il primo marzo. A partire da quella data i cittadini che risiedono nella Capitale potranno quindi usufruire delle nuove modalità di erogazione dei servizi di assistenza domiciliare. Alla base del nuovo sistema l'individuazione di budget individuali standard stabiliti in relazione al bisogno di ogni singolo utente che consentirà di strutturare piani di interventi su misura. «L'obiettivo - ha inoltre spiegato il vicesindaco Sveva Belviso - è modificare strutturalmente l'assistenza domiciliare passando da un sistema quantitativo ad uno qualitativo. Abbiamo rivoluzionato il sistema. Siamo il primo Comune europeo a offrire non più un'assistenza generica ma confezionata su misura sulle esigenze del singolo utente». «Roma normalmente si distingue per le inefficienze - le ha fatto eco Colangelo - Con questa riforma ci collochiamo nell'élite europea, un riscatto per la città». La riforma prevede inoltre l'introduzione dell'assistenza famiglia, tarata per i casi di due o più anziani o disabili conviventi.

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