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Un tappeto umano alla ricerca dell'occasione

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Bilancio positivo Lo shopping ingrana davvero e ai commercianti comincia a tornare il sorriso

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Ilprimo weekend di questi saldi invernali si chiude con un bilancio che non può che far tornare il sorriso sui volti dei commercianti: +10% rispetto allo scorso anno, secondo la Confcommercio Roma. Meglio di così non si poteva sperare dopo un anno a dir poco disastroso per il settore e un Natale sotto tono per lo shopping. Se sabato i saldi sono iniziati bene, ieri sono andati addirittura meglio, complice l'Epifania, la voglia delle famiglie di portare i bambini fuori casa e di cogliere l'occasione di dare uno sguardo alle vetrine dei negozi. Il centro storico alle 6 del pomeriggio era l'immagine di una città dove i consumi finalmente ripartono. Era la notizia attesa dai commercianti, per molti di loro, alle prese con bilanci negativi e fatturati in continuo calo, davvero l'ultima spiaggia prima di chiudere. Del resto, dati Confesercenti provinciale, a duemila esercizi capitolini del commercio quest'anno è successo proprio questo. Tutti naturalmente aperti i negozi, ieri, dalle 10 del mattino fino in qualche caso alle 8 della sera. La vera sorpresa di questi saldi di fine stagione sono il ripetersi delle stesse situazioni viste il giorno prima. Significato: questa partenza così positiva potrebbe non essere solo un fuoco di paglia come qualcuno teme. «Il pericolo c'è - spiega Roberto Polidori, presidente di Federmoda Roma - ed è chiaro che non possiamo aspettarci un simile andamento per tutte le sei settimane di durata dei saldi. Certo però dobbiamo essere realistici, poteva andare molto peggio come del resto è accaduto lo scorso anno di questi tempi e la scorsa stagione estiva con i saldi di inizio luglio». La differenza, molto probabilmente, l'ha fatta anche un atteggiamento diverso degli stessi negozianti, disposti a scontare da subito quasi tutta la merce a metà prezzo. Fattore che non può che invogliare il consumatore dei saldi che in clima di crisi economica è diventato molto più attento a quanto spende. In alcuni casi il metà prezzo ha esaurito rapidamente la merce in saldo. Con tanto di lamentele. «Sono venuta in questo negozio il secondo giorno dei saldi e già non c'è più quella maglia che avevo adocchiato la scorsa settimana», racconta una signora all'uscita di Max Mara in via Condotti. La scena di ripete anche alla Coin di via Cola Di Rienzo. Cerchiamo un paio di scarpe ma la commessa ci spiega «se non le vede in saldo forse sono state acquistate oppure le abbiamo tolte per rimandarle indietro in magazzino». Accade anche questo quando ci sono i saldi. «Speriamo che l'andamento continui ad essere positivo - dichiara Valter Giammaria, presidente della Confesercenti provinciale - il nostro obiettivo era di recuperare almeno il 10% di quello che avevamo perso durante l'anno nel corso delle prime due settimane. È successo prima e questo non può che farci piacere». Da notare, incalza ancora Polidori della Federmoda che «l'andamento positivo non ha riguardato soltanto i negozi del centro ma anche quelli delle zone periferiche, che sono la vera cartina tornasole di come vanno e andranno i saldi perché il centro storico di Roma vive prevalentemente di turismo e lo shopping ne trae vantaggio». Voce fuori dal coro quella di Giovanna Marchese Bellaroto, responsabile Cna Commercio: «Non possiamo essere ottimisti, i romani hanno affollato soltanto le catene di franchising a basso costo». Oggi molti negozianti ne approfitteranno per riposarsi mezza giornata. Dalle 16, però, si riparte.

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