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Alemanno alla testa del corteo

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Supercommissario«Ho chiesto a Sottile di trovare un sito alternativo Bastano due-tre mesi per installare i tritovagliatori mobili e gommati»

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Intanti aspettavano di ascoltare cosa aveva da dire Alemanno, ieri, che alla fine, nonostante le bordate dell'opposizione («manifesta contro se stesso», per il Pd) ed anche del ministro Clini («sconcertante se andasse a manifestare») ha guidato il corteo anti-discarica sostenendo le ragioni dei residenti. Dopo un breve discorso dal palco con cui ha ripreso la lettera del ministro dell'Ambiente, che indicava come «da riconsiderare» la decisione sul sito provvisorio, il sindaco si è incamminato, tra donne e bambini, verso Malagrotta. Una delegazione l'ha poi condotto a Monti dell'Ortaccio, dove Alemanno ha preso atto di tutte le criticità del resto già emerse nella prima fase della conferenza dei servizi promettendo, andandosene, di «riaggiornarci a lunedì», quando Clini presenterà il suo decreto. Il sindaco ha esordito contestando l'inerzia della provincia di Roma: «Secondo Zingaretti la provincia ha indicato aree alternative nel comune di Roma, poi scartate, il che è vero ma erano solo cartografie vecchie, che non tengono conto dei nuovi insediamenti urbani: dentro Roma non c'è un sito idoneo, e comunque resta che alla provincia compete l'indicazione di altre aree disponibili, ma Zingaretti non si è mai preso la responsabilità», di qui «ho chiesto a Monti e Catricalà l'ampliamento dei poteri del commissario». Soluzione questa che a breve sarà operativa: «A Clini riconosco molti meriti, come aver promosso il Patto per Roma sulla raccolta differenziata, ma da un anno gli dico che serve un supercommissario: mi avesse ascoltato, non saremmo in questa condizione». Comunque «ho chiesto a Sottile di individuare una strategia complessiva con un sito definitivo che potrebbe anche servire per il transitorio e ora, con i nuovi poteri, lo può fare», allo stesso modo col decreto Clini «la scelta di Monti dell'Ortaccio, come dice lo stesso ministro, si può rivedere». Sul piano operativo, ha continuato Alemanno, «i termovalorizzatori di Gaia e quello di Colleferro devono essere portati a pieno regime, ed anche il progetto di Albano, che è anche il luogo su cui ormai si concentrano tutte le attenzioni di Cerroni, va portato avanti». «Rifiuti zero», gli hanno ricordato alcuni cittadini che, durante il sopralluogo a Monti dell'Ortaccio, l'hanno contestato dall'altra parte della collina: «Giusto il principio ma qui ci servono soluzioni rapide – ha risposto il sindaco - ci sono due modi per trattare i rifiuti, o i tmb, che richiedono una costruzione di almeno un anno, o i tritovagliatori, impianti mobili gommati che si possono installare in due o tre mesi», e sarebbe quest'ultimo il caso della struttura proposta sempre da Cerroni in Valle Galeria. «È una soluzione – ha chiuso Alemanno - che in tre mesi ci permette di non avere più rifiuti non trattati, che sono la vera ragione dell'infrazione europea: sono convinto che in sei mesi, se si cerca bene in tutta l'area della provincia una soluzione alternativa a Monti dell'Ortaccio si trova, ma bisogna avere le idee chiare anche su quella definitiva». Per il momento, comunque, la gara per il trasferimento all'estero dei rifiuti resta in piedi come «piano B». Eri. Del.

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