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Sono almeno 40 mila i giovani che stanno arrivando a Roma per l'inizio, stamani, del 35esimo Incontro europeo della Comunità di Taizè.

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Sabatoalle 18 la preghiera con il Papa in Piazza San Pietro. Anche il sindaco darà ospitalità. «La mia famiglia ospiterà due pellegrini di Taizè. - ha detto il Alemanno - Abbiamo risposto con entusiasmo alla richiesta di ospitalità formulata dal Santo Padre, certi che sarà una bella esperienza di amicizia cristiana che profuma di futuro. Molte altre famiglie romane sapranno dimostrare la loro capacità di accoglienza - prosegue - così come avvenne durante l'indimenticabile esperienza della Giornata Mondiale della Gioventù. Come noi, infatti, sono tanti i cittadini che si sono offerti di dare accoglienza a migliaia di giovani accomunati dalla preghiera e dalla voglia di incontrare il Papa». «Dopo Berlino, Rotterdam, Bruxelles, è un orgoglio, per la nostra città ospitare il 35° Incontro europeo di Taizè». «I giovani provengono da diversi Paesi ma anche da diverse Chiese - ha detto alla Radio Vaticana frère Alois, priore della Comunità di Taizè - sono cattolici ma pure ortodossi e protestanti». «Vogliamo vivere - ha aggiunto - nel segno di Cristo che ci riunisce, Cristo già ci ha donato una certa unità, che è reale anche se non è completamente compiuta, per questo motivo vogliamo celebrare insieme qui a Roma e specialmente partecipare alla preghiera comune con il Santo Padre». In merito all'incontro, frère Alois ha spiegato che i giovani convenuti a Roma «saranno insieme per la preghiera comune e poi andranno tutti nelle parrocchie e lì vivranno la veglia di preghiera per la pace ed una festa per il nuovo anno. Speriamo - ha aggiunto - che il nuovo anno sia un anno nel quale cercare nuovi cammini di solidarietà perché adesso con le difficoltà economiche, ed altre difficoltà più grandi ancora, dobbiamo cercare una più grande solidarietà e anche la pace».

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