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Botte, sequestro e rapina

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Giovane punito per gelosia Arrestati due minori e una coetanea

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Èstato un incubo. Costretto con le botte a seguirli in autobus fino a Tor Bella Monaca, portato in un garage di via dell'Archeologia e razziato. Bottino?Lettore musicale e telefonino. Valore: poche centinaia di euro. Una brutta disavventura capitata a un ragazzo di 16 anni residente a Ciampino, soccorso al policlinico Tor Vergata, ricoverato in osservazione per trauma cranico, ferite alla testa e al polso destro. Una brutta accusa invece contro tre minorenni, compresa una ragazza: lui e lei di 17 anni e l'altro di sedici. Così giovani eppure così nei guai, trasferiti nel centro accoglienza Virginia Agnelli a disposizione della magistratura. Sono stati arrestati e ora devono rispondere di rapina e sequestro di persona. La vicenda l'altro ieri alla fermata davanti alla stazione metro Anagnina. Il ragazzo di Ciampino esce da scuola e va per prendere il mezzo pubblico. In zona si aggirano anche i tre aggressori. Uno dei tre conosce il giovane di vista perché frequentano la stessa scuola. Lo avvicinano avendo già in mente l'assurdo piano, deciso perché il sedicenne avrebbe guardato troppo e in modo sbagliato la fidanzata del 17enne. E quindi andava punito. I tre circondano lo studente, cominciano a spintonarlo, a colpirlo con calci e pugni. Gli chiedono di tirare fuori il telefonino. Ma non basta. I bulli vogliono spennarlo. Dopo averlo terrorizzato lo costringono a salire sul bus della linea 20. Arrivano a Tor Bella Monaca, dove abitano i tre minorenni. La meta però è vicino a casa del diciassettenne ritenuto "capo" del piccolo branco. Lo portano nei garage sottostanti, il sedicenne subisce altre minacce e percosse. Gli aggressori vogliono che tiri fuori quello che ha addosso. La vittima mostra il suo lettore musicale, l'iPod col quale ascolta musica. Sparisce pure quello. Poi i bulli lo lasciano e se ne vanno. La storia però continua. Il giovane riesce a raggiungere il pronto soccorso di Tor Vergata. Ai sanitari riferisce di aver subito le violenze dei coetanei, per cui vengono avvisati i carabinieri della Compagnia di Frascati diretta dal capitano Giuseppe Iacoviello. Una volta all'ospedale, ai militari la vittima racconta quello che è successo, chi sono i tre, parla del compagno di scuola e della storia di presunta gelosia che sarebbe alla basa della bravata. È sufficiente. I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia si dànno da fare. La prima cosa, la più semplice, è controllare se i minori sono in casa. Il sospetto è fondato. I giovani sono lì. Sorpresi i loro genitori, che vengono a conoscenza della vicenda nel modo peggiore, informati dagli investigatori. A casa di uno dei minori i militari trovano anche il telefonino. Il resto delle indagini si svolge in caserma dove i tre vengono portati. I ragazzi confermano la versione del sedicenne. Uno dei tre tira fuori l'iPod consegnandolo ai militari. Nelle prossime ore la vittima dovrebbe essere dimessa dal policlinico.

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