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Election day il 24 febbraio Alemanno ci spera

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L'Anci darà un parere sul voto anticipato inCampidoglio

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Loslittamento di una settimana, rispetto all'ipotesi del 17 febbraio, varrebbe anche per il Lazio. La governatrice Polverini, da parte sua, torna a confermare la disponibilità ad accogliere l'invito del governo per una tornata unica elettorale. Non basta a sedare gli animi delle opposizioni, alle quali dà inspiegabilmente fastidio anche il solo fatto che a firmare l'indizione al voto sia la Polverini. O, peggio, l'avvocato che ha firmato tutti i ricorsi per far votare il "prima possibile", tuona: «Il 10 febbraio senza se e senza ma». Spostare le elezioni a questo punto «è un colpo di stato... Se vogliono l'election day fissino le politiche per quella data». Di paradossi del resto se ne sono già visti molti, mancava però quello di un avvocato che intima il presidente della Repubblica a indire le elezioni per il Parlamento quando dice lui. Il tormentone, comunque, sta per finire. Ne è convinto il sindaco Alemanno che punta ora al parere dell'Anci, atteso per oggi o domani, sulla possibilità di andare ad elezioni anticipate anche nei comuni, ovvero a Roma. «In merito alla data di svolgimento delle prossime elezioni comunali ho ribadito la mia preferenza per l'election day - ha detto Alemanno - ma con l'Anci decideremo quale posizione tenere: se sarà a favore dell'election day si farà, altrimenti faremo delle elezioni separate ad aprile o maggio. In caso si decidesse per l'election day, l'Anci deve fare una richiesta al governo di un decreto che anticipi le elezioni nell'election day, per tenere il quale non basterebbero le dimissioni dei sindaci perché - ha aggiunto il primo cittadino - le dimissioni del sindaco creano solo un periodo di commissariamento e non influenzano la data delle elezioni che si svolgono o alla scadenza naturale, quindi con un normale decreto fatto dal ministro, oppure attraverso un decreto legge che anticipa questa scadenza». Un altro tormentone insomma, sul quale trascorrere il Natale con la speranza si risolva almeno entro Capodanno. Le elezioni anticipate a Roma, tutto sommato, farebbero comodo anche a una parte del Pd che, incagliato nelle regole rigidissime delle primarie nazionali, con tanto di veti incrociati sulle candidature regionali e comunali, potrebbe cogliere l'opportunità di una campagna elettorale anticipata. E dunque senza i vincoli delle primarie capitoline a restingere il campo dei candidati.

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