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Il Pd Roma si spacca sullo slittamento

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Omeglio, il fronte di chi richiede uno "slittamento" a dopo le tornate elettorali per il Lazio e le politiche. La notizia dell'indizione delle primarie per la scelta dei parlamentari, indette per il 29 e il 30 dicembre, la dice lunga sulla volontà del partito di poterle svolgere anche per la Capitale e, ricordiamo, per la Regione Lazio. Lo sa bene il centrosinistra che a margine di una riunione di «Roma Bene Comune per l'alternativa» ha diffuso una lunga nota per richiedere lo slittamento delle primarie capitoline. «Il precipitare della situazione politica nazionale e il conseguente voto anticipato delle elezioni politiche; la convocazione da parte del Prefetto delle regionali il 3 e 4 febbraio; la necessità della coalizione di costruire i passaggi democratici e di ampia consultazione dentro e fuori gli organismi dirigenti per la determinazione delle liste; la non definizione dello Statuto di Roma Capitale e il successivo accorpamento dei Municipi; non consentono la conferma della data del 20 gennaio e il relativo percorso organizzativo per le primarie a sindaco di Roma e per i Presidenti di Municipio - riferisce la nota - se la consigliatura di Roma Capitale andrà a scadenza naturale, con il voto previsto a fine aprile, le primarie potrebbero tenersi subito dopo le elezioni politiche e regionali. Le primarie di coalizione per essere credibili e serie presuppongono uno sforzo organizzativo e umano straordinario: basta pensare che a Roma, tre partiti con oltre tremila volontari, sono stati impegnati per più di un mese per la loro riuscita. Per questo vanno difese e preparate con i tempi e le modalità migliori». Una nota questa che ha agitato le già non tranquille acque nel Pd romano. Specialmente tra quanti sono già in corsa da tempo, come Patrizia Prestipino e Umberto Marroni, che hanno messo i puntini sulle "i". «Mi auguro che il possibile rinvio, non porti all'annullamento delle primarie di Roma», ha commentato la Prestipino. Come lei il capogruppo capitolino Umberto Marroni: «Fare le primarie per Roma è scelta necessaria. Tanto più il giorno in cui Bersani le fa per i parlamentari». A dare rassicurazioni è Gianluca Santilli, portavoce del Pd Roma: «Primarie per sindaco irrinunciabili, in linea con Bersani che le farà per parlamentari», ha scritto sul social network, e poi rispondendo ad alcuni utenti di twitter, ha rafforzato il concetto: «Primarie ancora fissate per 20 gennaio. Si parla di spostamento non abolizione». A crederci sul serio però sono in pochi. Sus. Nov.

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