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Bollette Tari mai pagate Più tempo per i negozianti

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I commercianti potranno rateizzare fino a 48 mesi

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Iproprietari dei negozi che soprattutto negli ultimi due anni, a causa della crisi economica, non sono riusciti a pagare la tariffa sui rifiuti dovuta all'azienda municipalizzata potranno rateizzare quanto dovuto a ventiquattro o addirittura a quarantotto mesi, in questo ultimo caso però tramite una fideiussione bancaria. È il risultato del protocollo d'intesa firmato tra Ama e Confcommercio Roma, che questa mattina sarà presentato in Campidoglio alla presenza del sindaco Alemanno. La novità, rispetto a quanto accade oggi, è che finora la rateizzazione era possibile soltanto fine a sei mesi dunque, con questo accordo, il tempo per saldare il pregresso si allunga notevolmente a vantaggio dei commercianti. L'accordo, naturalmente, varrà per tutti gli esercenti capitolini in debito con l'Ama anche se la firma del protocollo è soltanto della Confcommercio. «Siamo molto soddisfatti di questo protocollo - spiega Giuseppe Roscioli, presidente della Confcommercio Roma - ci stiamo lavorando da un anno e mezzo ed era fondamentale arrivarci perché con la crisi molte aziende non sono in grado di pagare la tassa sui rifiuti». Resta ancora da risolvere, invece, la questione Tari sull'occupazione di suolo pubblico. L'Ama, negli ultimi mesi, dopo un accertamento ha inviato settecento «avvisi bonari» ad altrettanti esercizi commerciali per chiedere il pagamento arretrato anche oltre cinque anni, della tariffa sul suolo pubblico. Un vero e proprio colpo per chi ha ricevuto i bollettini con il riepilogo delle cifre da corrispondere, alcuni anche di 40 mila euro. Le associazioni di categoria sono insorte e il sindaco Alemanno ha assicurato in più occasioni un intervento per cercare di venire incontro ai commercianti. Tra le ipotesi al vaglio il pagamento della metà del dovuto per ogni singolo esercente in debito con l'Ama. Gli importi, in ogni caso, confermano dall'azienda, potranno essere rateizzati. «Su questo aspettiamo una risposta dall'Amministrazione - sottolinea Roscioli - il problema anche in questo caso è abbastanza importante perché gli esercenti non possono certo permettersi di pagare cifre del genere che gli arrivano tutte in una volta. Magari proprio domani (stamattina ndr) potrà essere l'occasione giusta per parlarne».

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